Metalmeccanici, Aumento da 4.300 euro: tutti i dettagli

Metalmeccanici, è dell’8 marzo 2023 la firma a Torino, presso l’Unione industriali, la firma sul Contratto Collettivo Specifico di Lavoro scaduto il 31 dicembre 2022. 

Si tratta del contratto collettivo che si applicherà al Gruppo Stellantis (ex Fiat) e avrà durata quadriennale per la parte normativa e biennale per quella economica.

L’accordo è stato firmato con i sindacati Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr, e ora passerà all’approvazione delle assemblee dei lavoratori.

Accordo Stellantis 2023: quali aumenti?

L’aumento partirà dalla prima mensilità utile, marzo 2023, e sarà del 6,5% pari un incremento medio di 119 Euro (relativo all’inflazione del 2022, che si aggiunge al 2% già erogato lo scorso anno) e per il secondo anno a gennaio 2024 un aumento del 4,5%, pari a 87,8 Euro.

Complessivamente – precisa Fim-Cisl in una nota – nel biennio i minimi saranno aumentati di 11,3 punti percentuali per un totale di oltre 207 euro mensili.

Verrà inoltre erogato un una tantum di 400 €, in due tranche di pari valore, una nel mese di aprile 2023 e una nel mese di luglio 2023. 

Oltre a ciò, a partire dal mese di maggio 2023, i lavoratori avranno a disposizione 200 € netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnhi, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari.

Il montante salariale generato da queste tre voci, aumento sui minimi, una-tantum e dai flexible benefit che i lavoratori incasseranno nel biennio sarà pari a oltre 4.300 euro medi. 

Accordo Stellantis 2023, come funzionano i premi?

Per Stellantis, Cnhi e Iveco il contratto ha poi definito, migliorandolo nella quantità e nelle modalità di erogazione, il nuovo sistema premiante collegato ai risultati dei vari Gruppi. 

Per Stellantis verrà calcolato sul risultato operativo AOI (AdjustedOperating Income) in rapporto ai ricavi di Stellantis Enlarged Europe con un’erogazione massima che passa dal 8,5% al 10,5% della paga base; per Cnhi ed Iveco è prevista una rimodulazione dei tre Indicatori introdotti nel 2022 e l’erogazione massima può raggiungere il 10% della paga base; per Ferrari sono stati confermati i meccanismi discussi a livello aziendale, che anche quest’anno hanno garantito un premio molto consistente. Si è proceduto inoltre a rivalutare del 10% l’indennità funzioni direttive di Cnhi, Iveco e Stellantis e di eguale misura la “quota mansione” in Ferrari.

Accordo Stellantis 2023: parte normativa

Alle novità della parte economica vanno aggiunte quelle della parte normativa del CCSL: il rafforzamento del sistema partecipativo rappresentato dagli Osservatori e dalle Commissioni; l’affermazione del principio del “benessere del lavoratore in azienda” e una maggior attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro; una normativa più aderente ai bisogni dei lavoratori sul Lavoro Agile (Smart Working), in Stellantis con un contributo spese di 200 euro. 

Vengono normati da vincoli più stringenti i recuperi produttivi e aumentata l’indennità a 27,5 Euro; i permessi retribuiti PAR frazionati a ore per i turnisti arrivano a 24 ore, estensione del part-time e proroga del venerdì breve di Cnhi-Iveco. 

Si sono rafforzati i diritti per la Formazione Professionale e i permessi retribuiti per lo studio da 40 a 48 ore retribuite ogni anno e messe le basi per un futuro premio legato alla professionalità.

Sono stati aggiunti nuovi diritti sulla genitorialità e nuove tutele nei casi di violenza di genere con l’estensione del congedo retribuito da 3 a 6 mesi a carico dell’azienda, che conquistato nella giornata della donna assume ancor di più un valore significativo.