Disoccupazione agricola 2023, sono ancora aperte le domande per richiedere il sussidio economico destinato a tutti i lavoratori del settore agricolo che nel corso del 2022 hanno perso involontariamente l’impiego.
L’erogazione, che avviene in un’unica soluzione, ha un tempo di lavorazione decisamente lungo (circa 115 giorni). Per questo è consigliabile non aspettare l’ultimo giorno per l’invio della richiesta.
Vediamo dunque come inviare la domanda per la disoccupazione agricola e cosa controllare con attenzione.
I lavoratori agricoli possono presentare domanda entro il 31 marzo prossimo tramite patronato, avvalendosi dell’assistenza di personale competente, oppure accedendo direttamente sul sito ufficiale INPS, identificandosi con la proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Il lavoratore che intende fare domanda presso gli uffici di Patronato o sindacato deve portare un serie di documenti, quali:
Chi fa domanda recandosi fisicamente presso gli uffici deve dunque controllare di possedere tutta la documentazione sopra elencata.
Per i lavoratori stranieri, ai fogli da controllare si aggiunge il permesso di soggiorno non stagionale, anche se assunti con contratto di lavoro a termine: solo con il permesso di soggiorno valido, infatti, i braccianti stranieri possono accedere all’indennità di disoccupazione agricola.
In più, oltre ai documenti e all’eventuale permesso di soggiorno occorre essere certi di:
Solo rispettando questi requisiti, infatti, si potrà accedere alla disoccupazione agricola. Infine, occorre conteggiare bene i giorni effettivamente lavorati nel biennio 2021-2022, anche perché la copertura del sussidio si calcola prendendo in rifermento queste: il minimo per beneficiare dell’indennità è pari a 102 giornate lavorate.