Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Funzioni Centrali per il triennio 2019-2021 rinnovato il 9 maggio 2022 ha apportato importanti cambiamenti nella struttura degli stipendi.
Il cambiamento ha messo a disagio i dipendenti che si sono trovati di fronte a nuove voci stipendiali di difficile comprensione.
Con alcuni esempi e tabelle andremo quindi a spiegare gli spostamenti della retribuzione da una voce ad un’altra.
Dimostreremo quindi matematicamente se vi siano stati incrementi, diminuzioni o non sia cambiato nulla.
Alcune premesse sono necessarie prima di affrontare la domanda che ci siamo posti all’inizio.
Il nuovo contratto di lavoro delle Funzioni Centrali dispone la divisione delle qualifiche in quattro aree (è stato coniato il nuovo termine famiglie stipendiali) che sono:
La variazione è ben riassunta in questa tabella presente sul CCNL:
I dipendenti sono stati pertanto tutti retrocessi allo stipendio iniziale dell’area con l’attribuzione di un assegno (chiamato differenziale) per consentire di mantenere lo stesso trattamento economico.
Dopo aver proceduto all’abolizione delle fasce, il contratto prevede 5 scatti economici per ciascuna area e questo spiega il motivo dell’abolizione, fatta per non penalizzare i dipendenti in posizione apicale.
Dalle tabelle sotto riportate possiamo notare i cambiamenti e i movimenti delle singole voci stipendiali.
Dalle tabelle possiamo notare che lo spostamento dell’Indennità di Amministrazione provoca una diminuzione di stipendio di 10,52 euro a novembre 2022 e, nello stesso tempo, la tredicesima aumenta di 126,24 euro (10,52 x 12).
Quindi il risultato finale, se considerato nell’arco di un anno solare, non porta ad alcun incremento o diminuzione della retribuzione.