“Pensati sgradita”: Meloni ispirata dalla Ferragni al Congresso Cgil

Fa tendenza Chiara Ferragni, e diversamente non potrebbe essere. Ma fa tendenza anche in quei luoghi in cui non ti aspetti: come il palco di Rimini del XIX Congresso nazionale della CGIL, che nella tarda mattinata di venerdì 17 marzo ha accolto anche la Premier Giorgia Meloni.

La (più) nota influencer italiana si è presentata al Festival di Sanremo con uno scialle con su scritto “pensati libera“: messaggio che Eliana Como, dirigente nazionale della Cgil, ha personalmente rivisitato e inviato alla Presidente del Consiglio non appena appreso che Maurizio Landini, segretario generale CGIL nonché padrone di casa, aveva deciso di invitare al congresso del sindacato anche la leader di Fratelli d’Italia.

Ed ecco quindi che il “pensati libera” di Chiara Ferragni diventa un virale “Meloni, pensati sgradita in CGIL“. E con queste premesse le telecamere dell’evento non potevano non riprendere una Meloni visibilmente tesa che attende di parlare: d’altronde erano 27 anni che un Presidente del Consiglio non saliva su quel palco (l’ultimo fu Prodi). Una Presidente, in questo caso, salutata tra le note di Bella Ciao.

Che la Premier sia bella è soggettivo e sinceramente poco conta. Che abbia senso dell’umorismo, invece, non lo si può negare:

‹‹Ringrazio il Segretario Generale Maurizio Landini e tutta la Cgil dell’invito. Ringrazio anche chi mi contesta, in alcuni casi anche con degli slogan efficaci, ho letto “pensati sgradita“: non sapevo che Chiara Ferragni fosse una metalmeccanica›› ha esordito la leader prima di iniziare il suo discorso.

È stato lo stesso Landini a esortare il suo pubblico ad ascoltare con umiltà la Presidente Meloni, perché solo ascoltando gli altri si può avere la pretesa di essere ascoltati. Un grande segno di rispetto, quello che si sono scambiati il padrone di casa e la sua “sgradita” ospite. E per citare nuovamente la Ferragni: che il pubblico abbia effettivamente ascoltato e sgradito la Meloni può dirlo solo chi ne faceva parte. Ma senz’altro, lei si è sentita e “pensata libera” di parlare. Cara Chiara, messaggio ricevuto.