Riforma fiscale 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di Legge Delega, ora trasmessa in Parlamento.
L’obiettivo della riforma messa in campo dal Governo Meloni, è quella di garantire un’equità di tipo orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e in più flat tax per tutti.
L’intenzione del Governo è quella di ridurre gli scaglioni dell’IRPEF da 4 a 3, le ipotesi di riduzione e rimodulazione delle aliquote sono due:
Nella prima ipotesi a guadagnarci sono i contribuenti che hanno un reddito imponibile compreso tra i 28.000 e 50.000 euro, che oggi, rientrano nella fascia dell’aliquota del 35%, con la riforma l’aliquota scenderebbe al 28%.
I contribuenti invece che hanno un reddito compreso tra i 15.000 e i 28.000 euro andrebbero a pagare il 3% in più delle tasse, questo perché, l’ aliquota che oggi è fissata al 25% potrebbe aumentare al 28%.
Nella seconda ipotesi invece a guadagnarci sono i contribuenti che si trovano nel 2° scaglione e 3° scaglione, che con la riduzione potranno godere di un aliquota più bassa di due punti.
Come abbiamo visto nelle due ipotesi, la riduzione della pressione fiscale e con essa un’agevolazione, è prevista solo per i contribuenti che hanno un reddito superiore a 15.000 o 28.000 euro.
Il nuovo Fisco non prevede nessun taglio dell’ imposta e nessuna agevolazione per i redditi inferiori a 15.000 euro.