Settore Avicolo, al centro malattie professionali e Ape Social per i lavoratori

Settore Avicolo, al centro dello sviluppo di un settore eccellenza della nostra produzione deve esserci la sicurezza e la tutela dei lavoratori. Ne hanno discusso ieri a Verona , presso la Camera di Commercio, i rappresentanti delle maggiori associazioni e imprese del settore avicolo e ad oltre 200 persone tra delegati e lavoratori del comparto. L’evento, intitolato “Tuteliamo le ali del lavoro”, è stato organizzato dal sindacato Uila e prende il nome dal medesimo progetto di ricerca.

Un progetto – si legge in una nota stampa – sviluppato in collaborazione con il Patronato Ital-Uil e con il coinvolgimento del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia e Igiene del Lavoro e Ambientale (Dimeila) dell’Inail, che ha lo scopo di individuare e proporre misure di prevenzione ergonomiche originali dal punto di vista scientifico, per contenere i rischi da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, da cui dipendono spesso limitazioni all’idoneità e malattie professionali.

“Le diverse fasi legate alla lavorazione del pollame – ha affermato la segretaria nazionale Uila Enrica Mammucari – pongono spesso problemi specifici al settore dal punto di vista della tutela della salute dei lavoratori. Siamo profondamente convinti che la diffusione di “buone prassi” in tema di salute e sicurezza sia un interesse comune a lavoratori e imprese e che, anche grazie a una molteplicità di strumenti di gestione del rischio oggi a disposizione, sia possibile coniugare lavoro sicuro, produttività e benessere organizzativo aziendale”

Non solo buone prassi che contrastino lo sviluppo di malattia professionali, ma anche rischi connessi allo sviluppo di virus come l’Aviaria. Anche lo Stato deve intervenire per meglio tutelare i lavoratori della filiera. Lo ha ribadito la Ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, che intervenendo nel dibattito “ha offerto la sua disponibilità ad un confronto sui temi della sicurezza nel settore e, in particolare, a verificare la possibilità di garantire l’accesso all’Ape social per i lavoratori dell’avicolo, oggi esclusi dal beneficio previdenziale”.