Rinnovo Contratto Scuola 2023, +124 euro in arrivo: nuovo Documento

Rinnovo Contratto Collettivo Scuola, ci sono notizie positive che porteranno tra non molto tempo nuovi aumenti nelle tasche del personale Docente e Ata.

E’ stato integrato infatti l’Atto di indirizzo dell’accordo sottoscritto con i Sindacati lo scorso 10 novembre in tema di aumento delle retribuzioni del personale scolastico. Attraverso questa integrazione si rimettono in gioco ulteriori 300 milioni di euro circa, già stanziati dalla legge di bilancio 2022 del Governo Draghi sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF). Le risorse piombano così sul tavolo di trattativa tra ARAN e Organizzazioni sindacali, a disposizione delle Parti per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca.

Rinnovo Contratto Scuola 2023: 300 milioni a cosa servono?

Rinnovo Contratto Scuola atteso dunque per il 2023 (nel 2022 l’intesa era solo sulla parte economica). Con i 300 milioni di euro a disposizione della contrattazione ‘cambia la musica’ perchè queste risorse saranno destinate all’incremento della componente fissa della retribuzione del personale della scuola. E’ questa la novità che avrà effettivi evidenti sui cedolini paga NoiPA.

Secondo quanto si apprende dall’Atto di Indirizzo che TuttoLavoro24.it ha potuto leggere in ESCLUSIVA per i suoi lettori le cifra esatte a disposizione del rinnovo del contratto scuola sono a partire dall’esercizio finanziario 2022 (e a regime):

Mentre a partire dall’esercizio finanziario 2023 (e a regime) si parla di:

Rinnovo Contratto Scuola 2023: l’annuncio di Valditara

Il Ministero dell’Istruzione ha dato notizia dello ‘sblocco’ dei 300 milioni ricordando che “si tratta di un nuovo atto concreto del Governo in coerenza con l’impegno politico a reperire nella legge finanziaria nuove risorse per l’istruzione: dopo aver conseguito, alla fine dell’anno scorso, lo sblocco degli arretrati (in media 2.000 euro per dipendente), con queste nuove risorse l’aumento medio degli stipendi, già approvato a fine 2022, salirà da 100 a 124 euro per mensilità. L’obiettivo è, dopo tanti anni di immobilismo, avviare un progressivo miglioramento delle retribuzioni nel comparto scuola e sostenere specifiche politiche del personale finalizzate a rafforzare l’orientamento e a contrastare la dispersione, nell’ambito di un nuovo modello di scuola incentrato sul merito”.

Alla contrattazione sarà anche affidata la definizione dei criteri di distribuzione delle risorse per la valorizzazione dei docenti, al fine di garantire la continuità didattica per gli studenti, con una specifica attenzione per gli istituti statali delle piccole isole.

“Abbiamo portato a compimento l’impegno che avevamo assunto in sede politica e con il personale scolastico. La valorizzazione dei lavoratori della scuola è una delle nostre missioni, perché non può esserci Merito senza Dignità, che va salvaguardata anche tramite l’incremento delle risorse destinate a migliorare le retribuzioni in tutto il comparto scuola”, ha commentato il Ministro Giuseppe Valditara. “Questo risultato è il frutto di un rapporto sano fra il Governo e le Organizzazioni Sindacali, fondato su un confronto costruttivo e pragmatico: è questo che intendo come Grande Alleanza, la collaborazione fra istituzioni, parti sociali, lavoratori della scuola, studenti e famiglie”.