Rimborso 730: i Precari della Scuola possono averlo subito? Come?

I precari della Scuola, con contratto a tempo determinato, spesso si trovano a dover gestire i propri adempimenti fiscali in autonomia.

Tra questi, uno degli obblighi più importanti è la dichiarazione dei redditi, che consente di verificare l’eventuale debito o credito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate, nella guida alla compilazione del modello 730, individua la tipologia del personale della Scuola che può chiedere il rimborso al proprio sostituto d’imposta.

Nell’immagine riportata sotto, infatti, è riportato che questa tipologia di contribuenti, con contratto di lavoro scaduto al 30 giugno, può rivolgersi al proprio sostituto.

Da ricordare che il sostituto d’imposta, per il personale della Scuola, non è il proprio istituto scolastico, ma il Ministero dell’Economia e delle Finanze e, pertanto, dovrà essere indicato come sostituto il DAG-DSII come riportato nella Certificazione Unica.

Questo diritto non è concesso ad alcun altro contribuente e consente ai precari della Scuola di avere il rimborso irpef immediato.

Quindi i precari della Scuola, con scadenza contratto al 30 giugno 2023, possono mettere come sostituto d’imposta DAG-DSII.

Il DAG-DSII è un dipartimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce la piattaforma NoiPA.

In questo modo, il conguaglio fiscale a credito sarà liquidato con emissione speciale già nel mese di luglio 2023.

Se il modello 730 viene presentato anche successivamente a giugno, il diritto non viene perso, ma NoiPA liquiderà con la prima rata utile.

Rimborso 730: come averlo prima?

In questo schema sono evidenziate le tre tipologie principali di “supplenti” schematizzando come può avvenire velocemente il rimborso.

730: cosa deve fare chi lo presenta al CAF o con professionista?

I dipendenti della Scuola con contratto scaduto il 30 giugno devono controllare che l’intermediario inserisca correttamente il DAG-DSII come sostituto d’imposta.

Gli intermediari spesso inseriscono l’INPS come sostituto se il dipendente è in NASPI. Tale modo di operare non è sbagliato ma le tempistiche dell’INPS sono maggiori rispetto a NoiPA.

NoiPa, infatti, eroga i rimborsi con due emissioni mensili, un’emissione ordinaria e una speciale, mano a mano che l’Agenzia delle Entrate trasmette le autorizzazioni al pagamento.