Quali prestazioni paga INPS in questo primo giorno di primavera? In questa terza e ultima decina di marzo continuano gli accrediti di NASpI, Bonus 150 euro e Assegno Unico. Con la speranza che l’Istituto Previdenziali ricarichi pure la Carta Acquisti del bimestre marzo-aprile.
Oggi INPS fa tripletta e liquida tre prestazioni molto attese. Si parte con un doppio pagamento dell’Assegno Unico. A ricevere l’importo per i figli a carico nella giornata di oggi saranno i percettori che ne hanno fatto domanda a INPS: sia coloro che sono in pari con gli accrediti e che quindi riscuoteranno marzo, sia chi ancora aspetta l’arretrato di gennaio. Attenzione alla cifra: l’Assegno Unico di marzo, infatti, tiene in considerazione sia le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 sia la rivalutazione all’inflazione.
Soddisfatti in giornata anche i beneficiari dell’indennità di disoccupazione NASpI. In questo caso, l’importo fa riferimento a febbraio scorso: INPS paga sempre il mese dopo a quello di competenza. L’accredito è riservato a chi ha compilato la NASpI-Com, facendo così sapere a INPS il reddito presunto per il 2023: senza il modulo, l’Istituto sospenderà l’erogazione della NASpI fino a quando il percettore non provvederà a fargli avere tale informazione.
Infine, giornata buona anche per chi aspetta il Bonus 150 euro anti-inflazione, che essendo una tantum è riservato a chi ancora è senza accredito (ormai da novembre). L’importo dovrebbe arrivare nelle tasche dei percettori che lo prendono in automatico. Non appena l’Istituto terminerà le erogazioni d’ufficio, provvederà a pagare chi, invece, ne ha presentato domanda entro lo scorso 31 gennaio.
Per quanto riguarda la Carta Acquisti relativa al bimestre marzo-aprile non ci sono novità. Per adesso sembra che INPS non abbia provveduto a disporre i pagamenti, così come Poste alla ricarica. Tuttavia, dovrebbe essere questione di tempo: è vero che INPS non ha un calendario fisso e che l’ultima ricarica c’è stata il 1° marzo (ma relativa al bimestre gennaio-febbraio), ma ciò non toglie che la ricarica avvenga solitamente entro il 20 del mese e che una parte dei beneficiari non riceve gli 80 euro dallo scorso novembre. Pertanto, è auspicabile che la situazione si sbocchi a breve.