In arrivo un bonus da 350 euro per una determinata categoria di percettori. In realtà, niente di nuovo: si tratta delle indennità anti-inflazione da 200 e 150 euro per i lavoratori autonomi e professionisti senza partita IVA.
Una novità però c’è e riguarda l’attivazione della procedura online per fare domanda delle due indennità. Ne dà notizia direttamente INPS, tramite un tweet:
Vediamo nel dettaglio come richiedere l’indennità di 200 o 350 euro e chi può farlo.
Bonus 350 euro INPS, chi può richiederlo?
In particolare, tra i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS potranno accedere al bonus una tantum:
lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 3 della legge 4 luglio 1959, n. 463;
lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 5 della legge 22 luglio 1966, n. 613;
lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, istituita ai sensi dell’articolo 6 della legge 26 ottobre 1957, n. 1047, compresi gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla predetta gestione;
pescatori autonomi di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250, recante “Previdenze a favore dei pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne”, che istituisce, tra l’altro, tutele previdenziali a favore delle persone che esercitano la pesca quale esclusiva o prevalente attività lavorativa, quando siano associate in cooperative o compagnie e rapporto di lavoro autonomo oppure esercitino tale attività per proprio conto, senza essere associate in cooperative o compagnie;
liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS, di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, quali soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1 dell’articolo 53 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, ivi compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.
Sono destinatari del bonus anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.
Al contrario, sono esclusi dal beneficio gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri per l’attività di amministratore in società di capitali in quanto il reddito percepito non rientra tra i redditi prodotti dall’attività aziendale.
Bonus 350 euro senza partita IVA: i requisiti
Possono richiedere il Bonus 200 + 150 euro i lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA che soddisfino i seguenti requisiti indicati nella circolare INPS 16 marzo 2023, n. 30:
avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 oppure avere percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
essere già iscritti alla gestione autonoma dell’INPS con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
avere un’attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
non essere percettore del Bonus ad altro titolo.
In pratica, i richiedenti potranno accedere solo al bonus200 euro se hanno percepito un reddito complessivo lordo tra i 20 mila e i 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021. L’indennità salirà a 350 euro nei casi in cui, nel periodo d’imposta 2021, i lavoratori interessati abbiano percepito un reddito complessivo entro i 20.000 euro.
Bonus 200 + 150 euro, come fare domanda?
Come scrive INPS nel messaggio dello scorso 20 marzo, la domanda dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2023.
È possibile presentare la domanda tramite:
patronati;
contact center;
il servizio online, all’interno del “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”: una volta autenticati sarà necessario selezionare la voce corrispondente alla categorie di appartenenza, fra quelle raggruppate sotto la voce “Indennità una tantum – Autonomi senza partita IVA”;
Dopo aver presentato la domanda, sarà possibile accedere alle ricevute e ai documenti prodotti dal sistema, monitorare lo stato di lavorazione e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento ove necessario.
I professionisti iscritti esclusivamente ad altri enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza diversi da INPS, ai fini dell’accesso all’indennità, sono tenuti a presentare la domanda agli enti previdenziali cui sono obbligatoriamente iscritti, nei termini e con le modalità dagli stessi previsti.
Per tutte le altre informazioni si rimanda a suddetta circolare.