Docente Tutor e Orientatore, si parte dal prossimo anno scolastico 2023/24. Manca ormai poco all’emanazione del decreto ministeriale che regolerà le figure ma nel frattempo arriva una prima bozza del provvedimento che TuttoLavoro24.it ha potuto leggere in ESCLUSIVA per i suoi lettori.
Un decreto che interviene innanzitutto sulla ripartizione delle risorse previste dalla legge di Bilancio per queste figure che, va ricordato, non sono destinate a tutti i gradi di istruzione ma solo alle istituzioni scolastiche statali del II ciclo di istruzione.
Secondo quanto si legge nelle bozza di decreto i requisiti richiesti ai docenti che intendano seguire la formazione per svolgere anche la funzione di tutor sono:
a) almeno cinque anni di anzianità di servizio con contratto a tempo indeterminato;
b) svolgimento, in via prioritaria, di compiti rientranti tra quelli attribuiti al tutor scolastico (funzione strumentale ovvero referente per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, nell’ambito del PCTO, per l’inclusione e attività similari e connesse a tali tematiche);
c) disponibilità ad assumere la funzione di tutor per almeno un triennio scolastico.
Il compenso per chi svolge queste figure consiste in una sorta di “maggiorazione” sul normale stipendio mensile:
a) un tutor potrà ricevere un compenso compreso tra un valore minimo annuo pari a 2.850 euro lordo Stato e un valore massimo pari a 4.750 euro lordo Stato;
b) un docente orientatore avrà un compenso compreso tra un valore minimo annuo pari a 1.500 euro lordo Stato e un valore massimo pari a 2.000 euro lordo Stato.