I buoni mobilità erogati dal comune rientrano tra i fringe benefit e concorrono alla formazione del reddito imponibile?
A fornire chiarimenti è l’Agenzia delle Entrate con la risposta n.274 del 4 aprile 2023.
I Buoni Mobilità riconosciuti dal Comune ai cittadini dipendenti di aziende private ed enti pubblici, che utilizzano la bicicletta per il tragitto casa lavoro sono pienamente fruibili e non ricadono nel limite dei 600 euro previsti dall’articolo 51, c.3, del Tuir, in tema di fringe benefit aziendali.
L’Agenzia delle entrate precisa che la disposizione del Tuir, che prevede un tetto al di sopra del quale i beni sono tassabili, non si estende ai “buoni” offerti dal Comune finalizzati a incentivare i comportamenti virtuosi dei cittadini in linea con i principi di sostenibilità ambientale.
I buoni mobilità quindi non concorrono alla formazione del reddito imponibile.
Si tratta di un incentivo chilometrico volta ad incentivare i comportamenti virtuosi dei cittadini che utilizzeranno la bicicletta per il tragitto casa-lavoro, lavoro-casa a partire da giugno 2022 fino ad esaurimento dei finanziamenti specificatamente stanziati, e comunque non oltre il termine del 30 giugno 2023.