Assegno Unico su RdC, INPS chiarisce: 0 euro in un caso [FOTO]

Assegno Unico integrato al Reddito di Cittadinanza, perché se si ha diritto l’importo può essere pari a 0? La cifra non è la medesima per tutti i percettori: varia a seconda del numero dei figli e dell’ISEE. Inoltre, già una quota del Reddito di Cittadinanza è riservata ai figli a carico: per questo motivo, l’importo dell’Assegno Unico su RdC è ridimensionato rispetto a chi non percepisce il sussidio. Tuttavia, l’integrazione è dovuta lo stesso.

Perché dunque a volte INPS emette il pagamento con importo pari a 0? Vediamo.

Integrazione Assegno Unico su RdC, quando non spetta?

Come anticipato, il Reddito di Cittadinanza già tiene conto dei figli a carico e una quota del sussidio, infatti, spetta per il figlio. Ciò significa che l’Assegno Unico sarà una mera integrazione. Inferiore, dunque, rispetto alla somma che riscuotono coloro che non percepiscono RdC.

In alcuni casi però l’integrazione non è dovuta, ed è quindi pari a 0. Ciò accade quando la quota di RdC spettante per il figlio supera l’importo dell’Assegno Unico. A spiegarlo è INPS tramite una mail nella quale risponde a una segnalazione di un utente:

In questo caso, per il proprio figlio minorenne l’utente avrebbe diritto a 54,10 euro. Tuttavia, la quota percepita nel Reddito di Cittadinanza per il figlio è pari a 100 euro, quindi la supera. Di conseguenza, l’integrazione non è dovuta.

Tale circostanza può verificarsi anche se fino al mese precedente l’integrazione era dovuta se cambia l’importo della ricarica mensile del sussidio in seguito a variazioni dell’ISEE o della composizione del nucleo familiare.