DL Bollette 2023: Ravvedimento Operoso Speciale prorogato

Decreto bollette 2023, proroga di 6 mesi per i contribuenti che intendono avvalersi del ravvedimento operoso speciale per regolarizzare le violazioni commesse sulle dichiarazioni validamente presentate in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti. 

Ravvedimento operoso speciale 2023: cos’è?

Il ravvedimento operoso speciale è stato introdotto con la Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023, in deroga all’ordinario ravvedimento operoso e consente ai contribuenti la possibilità di regolarizzare le violazioni dichiarative presentate fino al 2021, con una forma di ravvedimento speciale che prevede una riduzione delle sanzioni ad 1/18 del minimo. 

Ravvedimento operoso speciale 2023: scadenza

La scadenza per il versamento dell’intero importo, o della prima rata, è prorogata dal 31 marzo al 30 settembre 2023.

Lo slittamento dei termini del ravvedimento operoso speciale riguarda sia il termine per versare le somme dovute oppure la prima rata, sia la scadenza entro cui occorre rimuovere le irregolarità commesse.

A caduta slitta anche il calendario delle rate per i sette versamenti successivi, con l’applicazione degli interessi al tasso del 2% annuo, le nuove scadenze 2023 sono:

  • 31 ottobre 2023;
  • 30 novembre 2023;
  • 20 dicembre 2023;

Le scadenze del 2024 rimangono invariate:

  • 31 marzo 2024;
  • 30 giugno 2024;
  • 30 settembre 2024;
  • 20 dicembre 2024.

Ravvedimento operoso speciale 2023: per quali violazioni?

Il ravvedimento operoso speciale, consente di regolarizzare le violazioni riguardanti le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti ancora accertabili, validamente presentate, comprese quindi quelle “tardive”, cioè presentate al più tardi 90 giorni dal termine prescritto, le quali, per espressa previsione normativa, non si considerano omesse.

La regolarizzazione quindi è ammessa sia per le violazioni sostanziali dichiarative, sia di quelle “prodromiche” alla presentazione del modello, come ad esempio in ambito Iva, l’omessa fatturazione, che non restano assorbite dalla regolarizzazione della dichiarazione.

Ravvedimento operoso speciale 2023: per quali violazioni non si applica?

Sono escluse dal ravvedimento speciale le violazioni formali e le violazioni rilevabili con il controllo automatizzato delle seguenti dichiarazioni:

Per i pagamenti delle somme dovute a seguito dell’attività di controllo automatizzato (articolo 36-bis Dpr 600/1973 e articolo 54-bis Dpr 633/1972) e controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter Dpr 600/1973) vi invitiamo a leggere il seguente articolo👇 👇 👇