Assegno Unico, chi attende gli arretrati potrebbe doversi armare di pazienza ancora per un po’ di tempo. INPS non segue un calendario prefissato per erogare le sue prestazioni, quindi i pagamenti non avvengono sempre negli stessi giorni.
Tuttavia, la mensilità corrente dell’Assegno Unico viene solitamente erogata nella seconda metà del mese perché la prima è riservata all’accredito degli arretrati. Eppure, stando a una recente comunicazione di INPS, sembra che i ratei arretrati potrebbero non arrivare a breve. Vediamo.
Parlando di arretrati dell’Assegno Unico occorre non solo considerare quelli del 2023, ma anche le mensilità relative al 2022 che per svariati motivi non sono state riscosse dai percettori a tempo debito.
Quando l’arretrato insoluto risale a parecchio tempo addietro, perché appunto riguarda una mensilità del 2022, il consiglio è quello di contattare INPS per sapere come mai il pagamento non arriva. Un utente l’ha fatto e la risposta dell’Istituto è, ahimè, abbastanza scioccante:
Come fa sapere l’Istituto, i ratei arretrati verranno conguagliati in automatico dal sistema centrale entro la fine del 2023. In pratica, l’Assegno Unico relativo ad alcune mensilità del 2022 potrebbe giungere ai percettori, in alcuni casi, più di un anno dopo.
Un dilatamento dei tempi veramente insolito, anche per INPS che non sempre è puntuale nell’erogare le sue prestazioni. L’auspicio è che questo sia un modo per non dare false speranze ai percettori, così che questi possano rimanere piacevolmente sorpresi nel caso in cui INPS riuscisse a liquidare gli arretrati prima della fine dell’anno.