L’Agenzia delle Entrate, con due mesi di anticipo rispetto agli anni precedenti, ha già provveduto a caricare i flussi (Certificazioni Uniche, fatture, scontrini fiscali, ecc). In gergo tecnico, i flussi sono tutti i dati che sono pervenuti all’Agenzia delle Entrate e che la stessa Agenzia mette a disposizione nella dichiarazione dei redditi 2023 a favore dei contribuenti e dei CAF.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti e a chi presta assistenza fiscale tutti i dati in suo possesso relativi ad un singolo contribuente relativamente all’anno fiscale per il quale si presenta la dichiarazione.
I dati messi a disposizione possono essere le Certificazioni Uniche pervenute, le spese mediche, i dati relativi ad eventuali interventi di ristrutturazione edilizia, ecc.
Possiamo fidarci dei dati presenti nel proprio cassetto fiscale? La risposta non può essere un “sì” assoluto, ma bisogna sempre avere un approccio critico.
Ecco alcuni esempi di cosa controllare in sede di verifica dei dati precompilati messi a disposizione dai flussi che pervengono all’Agenzia delle Entrate:
Per controllare se NoiPA abbia emesso un’altra certificazione unica (nel 2021 è successo che NoiPA cambiasse per ben quattro volte la Certificazione Unica a chi aveva il Fondo Espero) è sufficiente controllare nella propria area personale.
I dati presenti nel nostro cassetto fiscale, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi ci consentono di verificare se abbiamo portato tutto in detrazione.
Anche se presentiamo la denuncia dei redditi tramite professionista o Centro di Assistenza Fiscale, chi presta assistenza può sempre avvisarci che sono presenti dati utili ad aver diritto a detrazioni d’imposta che abbiamo omesso di dichiarare.