Colf e Badanti, ci sarà l’atteso aumento di stipendio per i lavoratori domestici grazie all’intervento annunciato dal Governo di taglio al cuneo fiscale?
Facciamo un passo indietro. La legge di Bilancio 2023, su spinta del Governo Meloni che puntava a far salire il salario netto, il salario reale, dei lavoratori dipendenti, ha previsto l’esonero contributivo del 3% sulle retribuzioni lorde fino a 25.000 euro, sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati.
Per la fascia retributiva tra 25mila e 35mila euro l’esonero scende al 2%.
Come detto il beneficio si applica ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e dei settori privati, che abbiano determinati requisiti reddituali, ma non si applica ai lavoratori domestici. Lavoratori che continuano quindi, anche per 2023, come già nel 2022, ad essere esclusi dall’alleggerimento dei contributi utili a far salire lo stipendio netto.
Ora, una chance di aiuto può arrivare dal nuovo taglio al cuneo fiscale promesso dal Governo nel DEF (Documento Economia e Finanza), approvato ieri.
Sembrerebbe che l’esonero si applicherà sulle Buste paga da luglio a dicembre 2023, nella seconda parte dell’anno. Il Governo ha promesso che lo stanziamento sarà di 3 miliardi e andrà a vantaggio di coloro che hanno reddito medio-bassi. Anche i lavoratori domestici?
Al momento è difficile dare una risposta, anche perchè allo stato mancano documenti tecnici che facciano capire esattamente quale sarà la platea dei beneficiari. La strada sembra essere tuttavia in salita: finora nessun Governo ha previsto il taglio al cuneo fiscale ai lavoratori domestici.