Rinnovo CCNL, aumento da €450 euro + €2.000 euro una tantum: ecco per chi

Firmato il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro dei dirigenti del terziario. Un accordo sottoscritto da Confcommercio e Manageritalia che coinvolge oltre 27 mila dirigenti e 9 mila aziende e che riguarderà il triennio 2022-2025.

I lavoratori interessati appartengono ai settori portanti dell’economia nazionale, quali:

  • commercio;
  • distribuzione moderna;
  • servizi alle imprese;
  • digitale;
  • moda e lusso;
  • automotive;
  • fiere;
  • turismo;
  • non profit.

L’accordo prosegue e completa l’intesa del giugno 2021, come spiega anche Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio con incarico alla contrattazione e alla bilateralità che specifica come con questo accordo ‹‹si completa un rinnovo contrattuale che rappresenta un giusto punto di equilibrio tra esigenze dei dirigenti e sostenibilità delle aziende, che avranno certezze nei costi di gestione per il futuro a breve e medio termine››.

Rinnovo CCNL terziario 2022-2025: le cifre

L’accordo apporta importanti e consistenti novità. In primis, prevede che a copertura del triennio 2020-2022 nel corso del 2023 verrà erogato, in tre tranche, un importo una tantum complessivamente pari a 2.000 euro, a titolo di arretrati retributivi e quindi assoggettato a contribuzione ordinaria e a tassazione separata.

Inoltre, è stato stabilito un aumento retributivo con conseguente adeguamento del minimo contrattuale, pari a regime a 450 euro, secondo le seguenti scadenze:

  • 150 euro mensili dal primo dicembre 2023;
  • 150 euro mensili dal primo luglio 2024;
  • 150 euro mensili dal primo luglio 2025.

Per effetto degli aumenti retributivi sopra indicati, il minimo contrattuale mensile passa dagli attuali 3.890 euro a 4.040 euro a decorrere dal primo dicembre 2023, a 4.190 dal primo luglio 2024 e a 4.340 dal primo luglio 2025.

L’accordo prevede, inoltre, il versamento di €1.000 all’anno, spendibili in beni e servizi welfare, a titolo sperimentale per il 2024-2025. Sulla previdenza complementare, si aumenta il contributo per il Fondo Mario Negri, a carico del datore di lavoro, elevandolo dal 2,39% al 2,43% dal 2024 e al 2,47% dal 2025.