Riforma Pensioni, rinvio a settembre: resta Legge Fornero

Pensioni, nel Documento di Economia e Finanza approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso martedì 11 aprile e pubblicato due giorni dopo non c’è nessun accenno alla riforma.

Le voci circolate in questi mesi sono state tante e la stessa Ministra del Lavoro Marina Calderone si è più volte detta favorevole a una riforma pensionistica, soprattutto riguardo Opzione Donna. Eppure non se ne farà nulla, almeno per qualche altro mese.

A esprimere tutto il suo dissenso è Repubblica, che nelle pagine in edicola venerdì 14 aprile commenta l’operato non senza una vena polemica:

Per le pensioni non c’è assolutamente nulla: niente per le donne, nulla per i lavoratori fragili o impiegati in mestieri pesanti, zero per i giovani dalle carriere discontinue, meno di zero per i lavoratori poveri di oggi, pensionati poveri di domani. Non c’è l’auspicata e annunciata riforma. Non c’è la flessibilità in uscita sostenibile, nel rispetto dei conti, che il governo Draghi aveva iniziato a impostare.

Insomma, si torna (si rimane, anzi) alla Legge Fornero: il prossimo anno si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni e in pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne. Come succede dal 2012, appunto.

A questo punto, quando si potrà sperare in una nuova riforma delle pensioni? Ormai tra qualche mese. Lo ha confidato la Ministra Calderone a margine dell’evento organizzato da FondImpresa nella giornata di giovedì 14 aprile: «la riforma vedrà la luce più avanti». Gli incontri con le parti sociali riprenderanno «subito dopo l’estate». Insomma, discorso rimandato a settembre.