Settimana di lavoro corta, dalla ricerca Global Workforce of The Future realizzata da The Adecco group che ha visto coinvolgere più di 2 mila persone in Italia, è emerso che il 66% dei lavoratori sono favorevoli ad una decurtazione dell’orario settimanale ma solo a parità di salario e solo il 10% è favorevole con una riduzione dello stipendio. Il 18%, invece, lavorerebbe un’ora in più gli altri giorni per avere la settimana breve.
Molti sono interessati alla settimana corta di 4 giorni, perché più del 70% dei lavoratori ritiene che questa scelta migliorerebbe il proprio benessere mentale senza avere ripercussioni negative sulla produttività.
C’è chi, invece, ha dichiarato di avere dei dubbi in merito alla settimana corta:
La settimana corta sarebbe anche una modalità per attrarre e trattenere nuovi talenti, quanto dichiarato dal Country Manager di The Adecco Group Italia, Andrea Malacrida:
“Il mondo del lavoro è in rapida evoluzione e stiamo vivendo oggi un vero e proprio cambiamento del paradigma culturale. Se l’idea della settimana lavorativa di 4 giorni, per quanto affascinante, può dimostrarsi un progetto di difficile applicazione, risulta comunque evidente la sua assoluta rilevanza nel dibattito contemporaneo. Questo perché sta evolvendo il modo in cui si percepisce il lavoro e, sempre di più, i dipendenti sono attenti al bilanciamento con la vita privata. In un mercato del lavoro molto dinamico come quello che vediamo oggi, diventa perciò centrale per le aziende sviluppare politiche che mettano al centro la flessibilità, anche con lo scopo di attrarre e trattenere i talenti”.