Aumento lavoratori del commercio, terziario e servizi: le buste paga di aprile si prospettano più ricche del solito.
Ad aprile si aggiunge, infatti, un ulteriore tassello agli aumenti già iniziati tra gennaio e marzo e previsti grazie all’accordo sindacale siglato lo scorso 12 dicembre da Confcommercio e i sindacati di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. Lo stesso accordo si applica i lavoratori a cui si applica l’accordo di Federdistribuzione, Confesercenti, Cooperative.
Vediamo meglio di quanto si tratta.
Tra gennaio e marzo scorsi i lavoratori della filiera hanno beneficiato di un aumento una tantum da 350 euro: 200 euro erogati a gennaio e 150 a marzo.
In aggiunta all’una Tantum, a partire dalla prossima busta paga (quindi competenza aprile) i lavoratori troveranno anche una somma pari a 30,00 euro lordi mensili (al IV livello e riparametrata sugli altri livelli di inquadramento) da intendersi come acconto assorbibile dai futuri aumenti contrattuali.
Gli importi corrisposti a livello aziendale a titolo di futuri aumenti contrattuali potranno essere assorbiti nel rispetto delle previsioni contenute all’art. 216 del CCNL.
Quella che segue è la tabella con l’Una tantum lorda per ogni livello di inquadramento:
L’applicazione di questo accordo in Busta paga genera nel corso del 2023 un aumento complessivo pari a 650 euro per i lavoratori inquadrato al IV Livello. Il conteggio tiene conto degli effetti degli aumenti sulle mensilità supplementari.
Per il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale, l’erogazione verrà riconosciuta sulla base dei criteri di proporzionalità. Per il personale in apprendistato, invece, sarà utile considerare il livello di inquadramento attualizzato al momento dell’erogazione dei suddetti importi.