Carta RdC, ricariche fino al 31 dicembre per tutti: ecco perché

Che fine farà la vecchia Carta RdC quando il Reddito di Cittadinanza non ci sarà più? Il sussidio avrà vita breve, tempo qualche mese e sarà dimenticato.

Da gennaio 2024 sarà infatti sostituito da due nuovi sostegni: uno per i percettori tra i 18 e i 59 anni che potranno e dovranno trovarsi un impiego e uno per quelli considerati fragili, quindi i disabili, gli over 60 e i minorenni.

Il primo si chiamerà GAL, ossia “Garanzia per l’attivazione lavorativa”, e avrà un importo pari a 350 euro al mese. Il secondo GI, cioè “Garanzia per l’Inclusione Lavorativa“, e sarà di 500 euro al mese. Ma dove arriverà il pagamento? La vecchia Carta RdC va buttata o conservata? Vediamo.

Nuovo RdC, dove arriva il pagamento?

I nuovi sussidi arriveranno, come detto, da gennaio 2024 e saranno caricati su un nuovo strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato “Carta di Inclusione”, che permetterà di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro cento per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza, e di effettuare eventualmente un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione.

Tuttavia, la vecchia carta RdC non è ancora da buttare. Perché il Governo ha istituito un terzo beneficio, denominato PAL – Prestazione di Accompagnamento al Lavoro, destinato a coloro che perderanno il Reddito di Cittadinanza nel corso del 2023, quindi i cd occupabili, che avranno sottoscritto un patto per il lavoro e saranno stati inseriti in misure di politica attiva.

L’erogazione della PAL sarà dunque non solo limitata a beneficiari specifici, ma anche temporanea: durerà infatti fino al 31 dicembre 2023, giusto il tempo che intercorrerà dalla fine del Reddito di Cittadinanza e l’avvio della Garanzia per l’attivazione lavorativa.

L’importo, pari a 350 euro mensili, sarà riconosciuto dall’INPS ‹‹a valere sulla Carta di cui all’articolo 5, comma 6, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4››, come si legge nella bozza del decreto Lavoro che TuttoLavoro24.it ha potuto leggere IN ESCLUSIVA. In pratica, la vecchia Carta RdC.

Per questo è importante conservare la PostePay, anche dopo aver finito il Reddito di Cittadinanza e almeno fino a fine 2023. Una volta che INPS avrà approvato la domanda di PAL, infatti, questo verrà proprio accreditato sulla vecchia Carta.