Docenti tutor e orientatori, per le attività e le maggiori responsabilità che dovranno assumersi godranno di aumenti fino a 4.750 euro lordi all’anno.
Per garantire loro tale retribuzione, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha messo sul piatto una dotazione pari a 150 milioni di euro per il 2023, distribuiti alle scuole in proporzione al numero di alunni dell’ultimo triennio delle superiori (anno scolastico 2023/2024).
La suddivisione delle risorse tra le regioni sarà dunque equa, ma non tutte godranno della stessa dote. Come sono ripartiti i fondi tra le regioni?
I 150 milioni di euro previsti come dotazione iniziale per l’anno 2023 sono destinati a remunerare le circa 40.000 figure di docente tutor a cui vanno ad aggiungersi quelle di docente orientatore, una per ogni istituto scolastico. I tutor avranno il compito di personalizzare gli insegnamenti, anche in base al grado di difficoltà che riscontrano i diversi alunni; gli orientatori di guidare gli studenti nelle proprie scelte, sia scolastiche che improntate all’eventuale proseguimento degli studi.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso note la ripartizione delle risorse tra le regioni e la quantità di docenti tutor assegnati alle stesse, che TuttoLavoro24.it ha riassunto nella tabella seguente:
REGIONI | DOCENTI TUTOR | FONDI (mln €) |
Valle d’Aosta | – | – |
Piemonte | 2.553 | 10.089.021 |
Lombardia | 5.527 | 21.929.141 |
Trentino Alto Adige | – | – |
Veneto | 2.979 | 11.796.531 |
Friuli Venezia Giulia | 719 | 2.857.229 |
Liguria | 886 | 3.519.613 |
Emilia Romagna | 2.905 | 11.521.467 |
Toscana | 2.468 | 9.781.215 |
Umbria | 598 | 2.364.819 |
Marche | 1.048 | 4.160.601 |
Lazio | 3.652 | 14.508.565 |
Abruzzo | 832 | 3.287.341 |
Molise | 189 | 750.357 |
Campania | 4.409 | 17.487.901 |
Basilicata | 401 | 1.599.136 |
Puglia | 2.913 | 11.521.367 |
Calabria | 1.377 | 5.440.985 |
Sicilia | 3.343 | 13.245.895 |
Sardegna | 1.044 | 4.138.807 |
TOTALE | 37.843 | 150.000.000 |
Come detto sopra, i 150 milioni saranno distribuiti nelle scuole in maniera proporzionale al numero degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado. Saranno poi le scuole a organizzare il servizio nella loro autonomia.
Ciascuna scuola, in sede di contrattazione integrativa, definirà i criteri di utilizzo delle risorse. In particolare, chiarisce il ministero, dovrà essere garantita la presenza di un orientatore in ciascun istituto.
A beneficiare di più risorse saranno le scuole di Lombardia, Campania e Lazio. Questo perché saranno proprio le strutture scolastiche lombarde, campane e laziali ad avere il maggior numero di docenti tutor.