Sta per iniziare la stagione estiva e si intensifica come sempre l’attività di controllo da parte di Ispettori e altri autorità preposte. Questa volta è il turno della Guardia di Finanza della provincia di Ravenna che nell’ambito di accertamenti avviati nei confronti di strutture alberghiere ha contestato numerose irregolarità con riguardo ai rapporti di lavoro.
E’ quanto scrive Ravenna 24 Ore a proposito di un albergo in Lido di Savio dove sarebbe “emersa una sistematica evasione fiscale e contributiva attuata prevalentemente attraverso la contabilizzazione in busta paga di un numero di ore prestate da ciascun lavoratore ben inferiore a quelle effettivamente svolte“.
Insomma i lavoratori stagionali con contratto a termine, molti rumeni ma anche italiani, prestavano 11 ore giornaliere con pause da 30 minuti però a fine mese l’azienda dichiarava una busta paga riportante “un numero di ore lavorate pari a circa la metà di quelle realmente prestate“.
Altri 5 lavoratori, di cui 4 extracomunitari e un cittadino rumeno, lavoravano invece completamente in nero.
All’azienda è stata contestata un’evasione di oneri contributivi e previdenziali, oltre che tassazione, “stimata prudenzialmente in oltre 35.000,00 euro in soli tre mesi di attività”. L’importo della maxi sanzione per lavoro nero potrà invece “arrivare anche a 20.000 euro”.