Rinnovo CCNL personale addetto ai servizi all’infanzia e alle scuole dell’infanzia non statali, finalmente, a 4 anni dalla scadenza del contratto, la trattativa si è conclusa positivamente.
A darne notizia è Avvenire di martedì 18 aprile. Gioiscono della novità tutti i docenti, gli educatori, gli impiegati amministrativi, gli ausiliari e i dipendenti delle circa 9 mila realtà educative aderenti alla Fism, strutture non-profit, che in tutta Italia sono frequentate da quasi mezzo milione di bambini e che danno lavoro a oltre 40 mila dipendenti.
Vediamo cosa prevede il nuovo contratto, siglato il 1° marzo scorso.
Secondo quanto si apprende dal quotidiano, nella parte economica il contratto prevede un incremento a regime attorno agli 80 euro lordi mensili ai docenti, importo riparametrato sugli stipendi dei livelli del personale (impiegati, ausiliari, ecc.).
Inoltre, alla retribuzione tabellare si aggiunge un salario di anzianità di 15 euro per 13 mensilità per quanti alla data del 1° settembre 2023 abbiano maturato almeno due anni di servizio ininterrotto presso lo stesso ente.
Per la parte normativa, il nuovo contratto risulta completamente aggiornato al recepimento della legislazione sul lavoro e per la prima volta vengono introdotti strumenti di welfare aziendale nelle paritarie per l’infanzia. Contestualmente alla sottoscrizione del contratto si apre anche per la Fism l’opzione di ingresso del Fondo “Espero”, il fondo di previdenza complementare già adottato nella scuola statale. Fra le altre novità anche una maggiore flessibilità di orario.