Nuovo RdC e Aumenti Stipendio, si cambia dal 1° maggio: il Decreto

Il Decreto Lavoro che cambierà il Reddito di Cittadinanza e taglierà nuovamente il Cuneo fiscale nelle Buste paga arriverà molto presto.

Manca davvero poco e la bozza di Decreto circolata nei giorni scorsi – con piccoli aggiustamenti – sarà legge.

E’ quanto si apprende nelle ultime ore dalle agenzie di stampa, come Ansa.it, che parlano di un approvazione imminente da parte del Consiglio dei Ministri, “la prossima riunione si farà “il primo maggio“, avrebbe detto la Meloni ai suoi.

Primo maggio, Festa dei lavoratori e giorno rosso in calendario, è il giorno prescelto. Un segnale di attenzione del Governo verso il mondo del lavoro. “Un unicum – si legge – almeno negli anni più recenti, è un gesto “simbolico“, ripetono dall’esecutivo, che segna in modo “chiaro” la direzione di marcia”.

Decreto Lavoro 2023, come cambia il RdC

Il Reddito di Cittadinanza, ormai abolito dal 1° gennaio 2024, verrà sostituito dal GIL per le famiglie con i soggetti fragili (minori, disabili, over 60) durata 18 mesi rinnovabili per 12, GAL per gli occupabili durata 12 mesi senza rinnovo, e PAL sostegno transitorio da settembre a dicembre 2023 per gli occupabili che nel 2023 prendono solo 7 mesi di RdC.

Decreto Lavoro 2023, taglio cuneo fiscale

L’altra novità del Decreto Lavoro in arrivo è il taglio del cuneo fiscale che costa tre miliardi e mezzo, sul quale si esprimerà il Parlamento la prossima settimana.

La misura consisterà in un ulteriore esonero contributivo dell’1%, che si aggiunge a quelli già in atto nel corso del 2023 per redditi fino a 25 mila euro (taglio del 3%) e fino a 35mila euro (taglio del 2%).

Così che, con il nuovo esonero che avrà durata per 8 mesi (da maggio a dicembre), le Buste paga saranno di poco più pesanti, grazie ad un taglio complessivo pari a:

  • 4% per redditi fino a 25.000 euro
  • 3% per redditi fino a 35.000 euro.