730/2023, sono detraibili le spese universitarie relative alla frequenza di corsi di laurea, di perfezionamento e/o di specializzazione, tenute presso le università pubbliche o private, italiane o straniere. La detrazione spetta nella misura del 19% e nel caso di università pubblica è calcolata sull’intera spesa sostenuta.
Nel caso di università privata invece, l’importo ammesso alla detrazione non deve essere superiore a quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del MIUR.
Gli importi massimi detraibili consentiti nella dichiarazione 730/2023 per tasse e contributi di iscrizione, versati nel 2022 a università non statali, sono quelli resi noti con il decreto del MIUR n. 1406/2022 del 23 dicembre 2022.
In queso documento sono riportate le somme massime detraibili dall’Irpef lorda sui redditi 2022, suddivise per area disciplinare e per zona geografica in cui ha sede l’università.
Come è possibile vedere nella tabella, gli importi massimi detraibili differiscono dall’area disciplinare e dalla posizione geografica.
Nella tabella sottostante invece, è riportato l’importo massimo detraibile, riferito agli studenti iscritti al corso di dottorato, master universitari di 1° e 2° livello, e corsi di specializzazione:
Agli importi fino ad ora visti, va aggiunto quello relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio.
Ricordiamo ai nostri lettori che a partire dall’anno d’imposta 2020, la detrazione del 19% spetta a condizione che la spesa sia stata sostenuta con un pagamento tracciato:
Il contribuente deve dimostrare l’utilizzo del mezzo di pagamento, attraverso un prova cartacea dello stesso:
Chi non può dimostrare l’utilizzo del pagamento tacciabile, quest’ultimo può essere documentato mediante annotazione in fattura, ricevuta fiscale o altro documento commerciale, da parte dell’Università.