Disoccupazione agricola 2023, perché la domanda non risulta accolta? A che punto è INPS con la lavorazione delle pratiche?
I tempi di lavorazione delle domande di disoccupazione agricola sono lunghi. Domande che i braccianti agricoli hanno presentato ormai da qualche mese: chi a gennaio, chi a febbraio o marzo, comunque l’attesa inizia a farsi sentire. Perché dunque INPS non accoglie le richieste presentate?
Nessun allarmismo, la risposta è più semplice del previsto: ancora è troppo presto. Per avere l’esito e sapere se la domanda di disoccupazione agricola sarà accolta oppure no bisognerà attendere ancora qualche settimana. INPS, infatti, può impiegare fino a 115 giorni per fornire un esito.
Tuttavia, la situazione inizia a smuoversi: INPS ha dato il via alla fase istruttoria. In pratica, ha iniziato la presa in carico delle domande. La conferma arriva dai Fascicoli Previdenziali dei braccianti agricoli:
Già da qualche giorno, la domanda di disoccupazione agricola risulta in istruttoria. Una volta terminate le lavorazioni (che procedono in ordine cronologico, in base a quando la domanda è stata presentata), l’Istituto Previdenziale fornirà l’esito che, nel caso in cui fosse positivo, sarà seguito dall’accredito.
Considerando che i primi esiti dovrebbero arrivare intorno alla metà di maggio, è logico aspettarsi il pagamento verso giugno.