Pensione maggio 2023: 3 notizie INPS [UFFICIALE]

Pensione maggio 2023, il cedolino è già visibile in modo da permettere ai pensionati non solo di conoscere la data in cui riceveranno l’accredito, ma anche di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare.

Vediamo nel dettaglio le informazioni su cedolino pensionistico di maggio 2023 così come le spiega INPS.

Pensione maggio 2023: 3 voci nel cedolino

Sul cedolino della pensione di maggio compaiono:

  • data di accredito.

Il pagamento della pensione di maggio è fissato per martedì 2 maggio: si ritarda di un giorno rispetto al solito perché il 1° maggio è festivo (si celebra la Festa dei Lavoratori). Per prelevare l’importo presso gli sportelli, invece, bisognerà rispettare il calendario di Poste Italiane.

  • Trattenute fiscali: IRPEF a titolo di acconto – addizionali regionali e comunali.

Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, sul rateo di maggio vengono prelevate, oltre alle ritenute IRPEF e all’addizionale comunale a titolo di acconto, anche le addizionali regionali e comunali relative all’anno di imposta 2022. Queste ultime trattenute, ricorda INPS, sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

  • Conguaglio anno di imposta 2022.

L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta dei titolari dei trattamenti pensionistici, ha effettuato, entro il termine previsto del 28 febbraio, le operazioni di verifica tra l’ammontare delle ritenute operate e l’imposta effettivamente dovuta sull’ammontare complessivo delle somme corrisposte nel corso dell’anno d’imposta 2022, tenendo conto delle detrazioni eventualmente spettanti.

Gli esiti di tali operazioni di verifica possono aver determinato conguagli di imposta a debito o a credito del titolare di pensione. Gli eventuali importi a credito sono posti in pagamento direttamente sul rateo di pensione, mentre quelli a debito saranno recuperati come indicato nel comunicato stampa INPS del 20 aprile.