La ricarica del Reddito di Cittadinanza di aprile è partita e arriverà a destinazione sulle Carte RdC dei percettori nel pomeriggio di giovedì 27 aprile. Tuttavia, i beneficiari interessati hanno già avuto di conoscere l’importo che riceveranno nelle prossime ore, grazie all’avvio delle lavorazioni RdC avvenuto tra lunedì 24 e martedì 25 aprile.
Importo che in alcuni casi ha riservato delle brutte sorprese: una parte dei percettori del Reddito di Cittadinanza, infatti, ha subito dei tagli alla ricarica. Vediamo quali possono essere i motivi.
Perché la ricarica del Reddito di Cittadinanza di aprile 2023 ha un importo inferiore rispetto a quella degli altri mesi? Che è successo? Se lo chiedono i beneficiari che si sono visti scalare dall’accredito mensile del sussidio una parte della quota.
È il caso, per esempio, di una parte dei percettori dell’Assegno Unico integrato al Reddito di Cittadinanza. Infatti, chi con l’Assegno Unico su RdC ha ricevuto un importo più alto rispetto al dovuto, ha subito dei tagli sulla ricarica mensile al fine di pareggiare i conti. In pratica, INPS ha scalato, tramite conguaglio, la differenza tra quanto erogato e quanto invece avrebbe dovuto effettivamente erogare per i figli a carico.
La decurtazione è ovviamente contrassegnata dal segno meno e scritta di rosso, come in foto:
Tuttavia, i tagli al Reddito di Cittadinanza possono essere dovuti anche ad altre cose. Per esempio, i percettori che hanno lavorato e hanno quindi dovuto trasmettere a INPS il modulo Rdc-Com esteso potrebbero aver subito delle decurtazioni nella ricarica proprio per via di un reddito da lavoro percepito, in concomitanza o in precedenza del RdC.
Infine, l’importo del Reddito di Cittadinanza di aprile può avere subito delle diminuzioni anche a cause di variazioni nel proprio nucleo familiare che hanno portato a INPS a rivedere (al ribasso) la somma da accreditare sulla PostePay.