Riduzione Orario Lavoro e Aumenti nei rinnovi CCNL: ecco per chi

I sindacati hanno annunciato da mesi di voler puntare alla riduzione dell’orario di lavoro per i lavoratori dipendenti e a favorire la conservazione dello stesso salario. Un’operazione non semplice che dovrà essere affrontata nei rinnovi dei CCNL di categoria.

Le piattaforme sindacali inviate ai rappresentanti delle Imprese, d’altronde, parlano chiaro. Ma insieme alla riduzione oraria, che può essere su base settimanale, mensile o annua, i rappresentanti dei lavoratori chiedono anche un adeguamento dei minimi stipendiali. Lo riporta il quotidiano Il Messaggero:

“Tra i primi ad avanzare la proposta in una piattaforma rivendicativa di rinnovo di un contratto collettivo nazionale di lavoro ci sono i sindacati del legno arredo, Filca, Fillea, Feneal che chiedono una riduzione dell’orario pari a circa 12 giorni all’anno. Poi sono arrivati i bancari che chiedono 10 ore al mese, quasi 16 giorni all’anno, abbinati a un aumento di 435 euro sul triennio. Nei giorni scorsi è stato il momento degli alimentaristi che puntano a 24 giorni di lavoro in meno all’anno e 300 euro di aumento, ma spalmati su un quadriennio. Il binomio della riduzione oraria e degli aumenti consistenti che cavalcano unitariamente i sindacati, trai lavoratori è sicuramente molto apprezzato. Se però uno dei principi degli accordi è la loro sostenibilità economica, ad una prima lettura rischia di portare i negoziati su sentieri ripidi, dato che ognuna delle richieste ha un costo molto alto e la produttività del lavoro e un punto debole del nostro paese. I prossimi mesi ci diranno se nella contrattazione si farà strada un nuovo equilibrio tra orario, flessibilità e salario. E occupazione. Nelle telecomunicazioni tra le ipotesi su cui sindacati stavano ragionando in vista della piattaforma c’era proprio quella di contenere la richiesta di aumento, in cambio di una riduzione oraria, anche per ragioni di salvaguardia occupazionale”.