‘Strumento di Attivazione’, nuovo RdC punisce chi ha tra 18-59 anni

Riforma del Reddito di Cittadinanza, si annuncia in salita la strada per i percettori che nella seconda parta del 2023 si vedranno interrompere il sussidio dopo appena 7 mesi di beneficio.

Il loro futuro è sempre più incerto e le notizie che arrivano da Palazzo Chigi non sono confortanti. I tecnici ministeriali stanno ancora definendo la bozza del Decreto Lavoro – in approvazione col Consiglio dei Ministri del 1° maggio – che modifica il RdC e arrivano notizie di una nuova destrutturazione.

Niente PAL e GAL per i percettori cd. occupabili, tra i 18 e i 59 anni senza fragili in famiglia (minori, disabili, over 59), per loro il Governo sta lavorando all’introduzione di un’unica misura che si chiamerà – salvo nuove modifiche – Strumento di Attivazione. Vediamo di cosa si tratta secondo l’ultima bozza del Decreto Lavoro che TuttoLavoro24.it ha potuto leggere in esclusiva per i suoi lettori.

Strumento di Attivazione, il nuovo RdC che punisce gli occupabili

Lo Strumento di Attivazione altro non è che un percorso di formazione reale di durata massima di 12 mesi all’interno dei quali il disoccupato può percepire 350 euro di indennità, fermo restando il requisito di un ISEE non superiore a 6.000 euro.

Per averlo si lavora ad un percorso tutto in salita:

  • convocazione da parte dei centri per l’impiego
  • stipula patto di servizio personalizzato (dopo la sottoscrizione del patto di attivazione digitale)

e – dulcis in fundo – obbligo per il disoccupato di “indicare, con idonea documentazione, di essersi rivolto ad almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione ai sensi degli articoli 4 e 6 del decreto legislativo 10 settembre”.

Insomma se non si dimostra di essersi attivati nella ricerca di lavoro presso 3 enti o agenzie per i lavoro, non si ha diritto a firmare il Patto di Servizio Personalizzato e in questo modo viene automaticamente escluso dal percorso.

Il percorso prevede che una Piattaforma può ricevere offerte di lavoro o di corsi di formazione. Nel caso in cui accetti corsi di formazione oppure svolga i PUC (progetti utili alla collettività) potrà avere i 350 euro mensili.