Nuovo RdC €350 con SdA, Strumento di Attivazione: requisiti

Reddito di Cittadinanza, a quanto pare non sarà sostituito né da PAL né da GAL. Non se ne fa di nulla dei due nuovi sussidi: accanto a GIL, che diventa Assegno di inclusione, fa il suo debutto sulle scene lo strumento di attivazione.

Tale misura sarà una sorta di percorso di formazione reale dalla durata massimo di 1 anno durante il quale il disoccupato può percepire 350 euro di indennità. Insomma, un rimborso statale per la frequenza di un corso professionale.

La notizia arriva da Palazzo Chigi, dove i tecnici ministeriali stanno ancora definendo la bozza del Decreto Lavoro – in approvazione col Consiglio dei Ministri del 1° maggio – che modifica, appunto, il RdC.

Strumento di attivazione 2023: a chi spetta

Lo strumento di attivazione, come misura di attivazione al lavoro, spetta ai nuclei familiari che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione. In particolare, è utilizzabile:

  • dai componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra 18 e 59 anni;
  • che si trovino in condizioni di povertà assoluta, quindi con un valore dell’ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a euro 6.000 annui;
  • che non siano disabili.

Lo Strumento di attivazione è incompatibile con il Reddito e la Pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione.

Nuovo RdC strumento di attivazione: requisiti

A parte l’indice ISEE, i requisiti anagrafici, economici e patrimoniali sono gli stessi usati per l’accesso a GIL. I nuclei familiari che intendono richiedere lo strumento di attivazione devono dunque risultare, al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti:

  • essere cittadino dell’Unione, titolare di permesso di soggiorno oppure cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure titolare dello status di protezione internazionale;
  • essere, al momento della presentazione della domanda, residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo;
  • avere un ISEE, in corso di validità, non superiore a euro 6.000;
  • avere un reddito familiare inferiore a una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza;
  • avere un patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione entro un valore ai fini IMU massimo di euro 150.000, non superiore a euro 30.000;
  • avere un patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo.

Inoltre, con riferimento al godimento di beni durevoli e ad altri indicatori del tenore di vita, nessun componente deve essere intestatario di:

  • autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta;
  • navi e imbarcazioni da diporto;
  • aeromobili di ogni genere.

Nuovo RdC, come funziona lo strumento di attivazione?

Lo strumento di attivazione nasce, esattamente come quello che sarebbe dovuto essere GAL, al fine di favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa.

Per questo motivo, nella richiesta del sussidio, l’interessato è tenuto a rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e ad autorizzare espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.

Dopo la sottoscrizione del patto di attivazione digitale, il richiedente è convocato presso il servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio personalizzato, nel quale il beneficiario dello Strumento di attivazione deve indicare, con idonea documentazione, di essersi rivolto ad almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione. Il patto di servizio personalizzato può essere coordinato con i percorsi formativi previsti dal Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL).

A seguito della stipulazione del patto di servizio, l’interessato può:

  • ricevere offerte di lavoro;
  • essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati, accreditati alla formazione dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali.

L’interessato può autonomamente individuare progetti di formazione ai quali essere ammesso e, in tal caso, deve darne immediata comunicazione attraverso la piattaforma digitale.

Il beneficio è sospeso nel caso in cui il soggetto non aderisca alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato e/o non ne dia conferma, almeno ogni 90 giorni, ai servizi competenti, anche in via telematica.

Strumento di attivazione lavorativa 2024: durata e importo

In caso di partecipazione ai programmi formativi sopra detti o a progetti utili alla collettività (PUC), per tutta la loro durata e comunque per periodo massimo di dodici mensilità, l’interessato riceve un beneficio economico, quale indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa, pari ad un importo mensile di 350 euro.

Il beneficio economico è erogato mediante bonifico mensile, da parte dell’INPS, a partire dal 1° settembre 2023.

Resta da definire cosa accade nei casi in cui per i progetti formativi le regioni già corrispondano ai partecipanti un’indennità regionale di partecipazione. Sembra, infatti, che in queste circostanze il beneficio economico non sia corrisposto, salvo che l’indennità regionale non sia inferiore a 350 euro. In questo caso, il beneficio economico erogato da INPS concorre fino al raggiungimento dell’importo mensile di 350 euro.