Docenti, è proprio vero che in Francia hanno Stipendi più alti?

Stipendi Europei: quanto guadagna un professore in Francia?

Si parla tanto di adeguare gli stipendi degli insegnanti italiani a quelli europei. Ma l’Europa è fatta di tantissime entità statali e abbiamo scelto quindi, di fare il primo esempio con un paese latino a noi vicino per lingua e cultura, la Francia.

Per scrivere l’articolo ci siamo collegati direttamente sul sito governativo francese e, quindi, i dati pervengono da una voce ufficiale e, presumibilmente, attendibile.

Sviluppi di carriera degli insegnanti tra Italia e Francia: è possibile un confronto?

In Francia si parte da un periodo di stage la cui retribuzione varia da 1.570 a 1.650 euro a seconda se l’insegnamento viene svolto a tempo parziale o a tempo pieno con gli studenti.

Una volta in “ruolo” durante il primo anno d’insegnamento lo stipendio sale a oltre 1.900 euro più “una tantum” di “benvenuto” di 1.282 euro.

Il premio di benvenuto potrebbe elevarsi a oltre 1.700 euro in caso di raggiungimento di una sede di lavoro lontana dal luogo di residenza.

Tabella pubblicata nel sito governativo francese relativa ad un professore di prima nomina

Gli aumenti di stipendio avvengono dopo 10-20-30 anni secondo la seguente tabella:

Evoluzione delle retribuzioni su base mensili da inizio a fine carriera

Gli stipendi degli insegnanti francesi sono da invidiare?

Come si vede dalle tabelle, gli stipendi – e parliamo di quelli iniziali – sono molto più alti di quelli italiani ma, per fare un confronto serio, occorre tener conto di altre cose:

  • gli insegnanti francesi non hanno la tredicesima mensilità;
  • Gli insegnanti francesi non hanno il TFR;
  • Gli insegnanti francesi hanno una cattedra di 27 ore settimanali contro le 18 italiane.
  • Il pagamento degli stipendi avviene il giorno 6 del mese successivo;
  • I figli disabili in Francia non hanno diritto alla pensione di reversibilità in caso di decesso del genitore;

Come abbiamo visto, si tratta di due situazioni diverse e diamo ai nostri lettori libertà di giudizio.