Opzione Donna, il sistema che consente il pensionamento anticipato delle lavoratrici donne, non ritornerà secondo la versione precedente al 2023, più estensiva.
E’ notizia di oggi infatti che alla Camera dei Deputati sono state bocciate le mozioni delle Opposizioni sul ripristino della misura piena di ‘Opzione donna’.
Resta quindi in piedi quindi la stretta del governo che la limita per il 2023 alle donne in situazione di svantaggio (licenziate, disabili o impegnate nella cura di persone disabili gravi), rispetto alla quale Inps è uscito a marzo scorso con questa istruzioni per destinate alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 oltre ad avere maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni, e aver compiuto almeno 60 anni di età, e sono in possesso di alcuni requisiti.