Assegno Unico maggio 2023 in ritardo: INPS spiega ma non convince

Assegno Unico maggio 2023, perché non arriva se INPS ha annunciato che i pagamenti che non subiscono variazioni si concentrano dal 10 al 20 del mese? Perché, anche se l’importo è uguale ai mesi scorsi, non compare nemmeno la disposizione di pagamento?

La situazione non riguarda tutti, sia chiaro, visto che alcune disposizioni di pagamento ci sono state. Ma c’è una parte dei percettori che lamenta di non aver avuto ancora la disposizione, nonostante, appunto, il nuovo calendario INPS dell’Assegno Unico fissi gli accrediti invariati tra il 10 e il 20 del mese. Che succede?

Assegno Unico maggio 2023 non arriva: spiegazione INPS

I reclami del mancato pagamento dell’Assegno Unico di maggio sono arrivati direttamente all’Istituto, interrogato dai percettori tramite social.

Ecco com’è andata:

I beneficiari sottolineano che è lo stesso INPS ad aver annunciato (con il comunicato stampa dell’11 aprile) che i pagamenti che non subiscono modifiche di importo verranno erogati entro il 20 del mese. Ma l’Istituto puntualizza: dal 10 al 20 sono previste le lavorazioni dell’Assegno Unico, non i pagamenti stessi (che quindi slittano).

Eppure, il comunicato stampa INPS parla chiaro:

‹‹Dal 10 al 20 di ogni mese, – grazie a un’istruttoria semplificata delle domande di AUU – sarà corrisposto l’importo degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente››.

Corrisposto, non lavorato. Insomma, si conferma quanto anticipato qualche giorno fa da TuttoLavoro24.it: a quanto pare, INPS sta rivedendo il calendario dell’Assegno Unico da lui autonomamente predisposto solo un mese fa.