Colf e Badanti, come già trattato negli articoli precedenti, anche i lavoratori domestici possono presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730.
Se nell’anno 2022 è stato conseguito un reddito complessivo lordo superiore a 8.176 euro, c’è l‘obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, indipendentemente dalla nazionalità.
Vediamo in questo articolo, quali sono le spese che i lavoratori domestici possono “scaricare” con il modello 730.
I Lavoratori domestici possono detrarre le spese sostenute nell’anno 2022:
I lavoratori possono, scaricare nel 730/2023, anche le spese sostenute per i figli nel 2022 , purché siano considerati fiscalmente a carico.
Ricordiamo che un familiare è considerato a carico, se nell’anno d’imposta ha percepito un reddito complessivo superiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili. Per i figli con età non superiore a 24 anni la soglia è aumentata a 4.000 euro.
Esempio: chi ha un figlio dell’età di 18 anni e nel 2022 ha lavorato due mesi all’anno e percepito un reddito totale di 2.450,00, lui stesso è considerato a carico fiscale del contribuente (lavoratore domestico).
Ne consegue quindi, che Colf e Badanti, potranno scaricare le spese sostenute per i figli a carico come:
Oltre agli oneri detraibili che servono per ridurre l’imposta, colf e badanti possono dedurre le spese sostenute nel 2022. Con la deduzione si riduce il reddito complessivo sul quale viene calcolata l’imposta, e rientrano in questa categoria:
Trimestralmente, i datori di lavoro domestico sono tenuti al versamento dei contributi INPS, e nella quota versata, è compresa anche la quota a carico del lavoratore domestico.
I contributi INPS carico del lavoratore domestico non possono essere scaricati, e quindi dedotte, dal lavoratore. E’ ammessa la deduzione solo per i contributi a carico del datore di lavoro, nell’importo massimo di 1.549,37 euro.