Vacanze Estive 2023, via ai rincari: i posti da ‘evitare’

Vacanze estive 2023, nonostante i tanti ponti si prospettano più corte: la colpa è del caro-prezzi, che insieme alla speculazione e alla forte ripresa della domanda rischia di accorciare la villeggiatura degli italiani di un giorno o due.

La previsione è di Federconsumatori, la cui presidente Giovanna Capuzzo spiega a Il Sole 24 ore di lunedì 15 maggio che ‹‹su tre tipologie di vacanza di una settimana al mare e in montagna (in albergo quattro stelle) e in crociera, si parla di circa 800 euro di differenza anno su anno››.

Per chi ha pochi soldi da spendere, le mete da raggiungere con l’aereo sono da evitare: i voli nazionali crescono anno su anno dal 31 al 34%, per le tratte internazionali si tocca il 45%. Aumenta di circa il 10% anche il prezzo dei treni. Più conveniente, invece, spostarsi in auto (anche se non sempre è possibile): un pieno costa il 9% in meno rispetto al 2022. Diminuiti in un anno anche i prezzi dei traghetti, a volte si spende anche fino al 50% in meno.

Secondo le stime di Federconsumatori, nonostante il prezzo dei traghetti al ribasso, a spendere più di tutti saranno coloro che opteranno per la crociera: fino al 21% in più rispetto al 2022. Aumenta del 17% il costo per chi sceglie il mare mentre “solo” del 9% chi sceglie la montagna. In entrambi i casi, chi vuole risparmiare dovrebbe rinunciare a escursioni, sport e divertimenti.

Niente crisi, invece, per il turismo di lusso, in cui comunque si registrano degli aumenti: affittare una villa per una settimana costerà circa il 4% in più rispetto all’anno scorso, con punte che toccheranno il 21% in Sicilia e in Campania. Nelle strutture ricettive ad alto livello il problema che si riscontra è un altro: manca personale specializzato. Da qui al 2026 serviranno altre 36 mila figure professionali.