Colf e Badanti: Come Recuperare Spese dell’Affitto

Colf e badanti, come abbiamo scritto nei nostri precedenti articoli, i lavoratori domestici, possono presentare la dichiarazione per i redditi 2022 con il modello 730/2023.

Questo tipo di adempimento per i lavoratori domestici in alcuni casi può rappresentare un obbligo nei confronti del fisco, soprattutto per chi nel 2022 ha percepito un reddito complessivo lordo superiore a 8.176 euro.

Oltre ad essere un obbligo, la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2023, consente però di recuperare le detrazioni a seguito delle spese sostenute nel 2022 e del Trattamento integrativo, (Ex Bonus Renzi) dal valore massimo di 1.200 euro.

Tra i molteplici oneri che si possono scaricare con la dichiarazione, i lavoratori domestici possono recuperare anche le spese sostenute con il contratto di affitto, che in alcuni casi può arrivare fino a 2.00 euro, vediamo nel dettaglio.

Colf e badanti: affitto nel 730/2023

La norma prevede delle detrazioni per gli inquilini che stipulano contratti di locazione di immobili adibiti ad abitazione principale.

Quindi se un lavoratore domestico è intestatario di un contratto di locazione di un’ immobile adibito ad abitazione principale, può “scaricare” l’affitto e avere un rimborso.

Il rimborso però varia a seconda della tipologia del contratto stipulato, età dell’inquilino e del reddito complessivo conseguito da quest’ultimo.

Detrazione per inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale

Colf e badanti se hanno stipulato o rinnovato il contratto di locazione di immobili destinati ad abitazione principale, è prevista la seguente detrazione:

  • 300,00 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
  • 150,00 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non superiore a 30.987,41 euro

Detrazione per inquilini con contratti in regime convenzionale

Il lavoratore domestico in qualità di contribuente, che ha stipulato o rinnovato un contratto in regime convenzionale, per un immobile adibito ad abitazione, vale a dire sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale, è previsto in questo caso una detrazione maggiore rispetto a quella precedente:

  • 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
  • 247,90 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non superiore a 30.987,41 euro

Detrazione per giovani inquilini

La norma prevede un agevolazione per i giovani inquilini, che hanno un’ età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti e che hanno stipulato un contratto di locazione, ai sensi della legge n. 431 del 1998, per l’unità immobiliare o per una porzione di essa da destinare a propria residenza purché il contratto sia stipulato prima del compimento del 31° anno.

In fase di dichiarazione dei redditi è riconosciuta quindi al “giovane” contribuente” una detrazione che può arrivare fino a 2.000 euro, nello specifico è riconosciuto un recupero del:

  • 20% del canone di locazione, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro.
    L’importo detratto non può comunque essere inferiore a 991.60 euro e non può essere maggiore di 2.000 euro.

Si fa presente che se l’inquilino ha compiuto 31 anni il 1° gennaio 2022, per il 2022 la detrazione non spetta, e quindi non ne beneficio nel 730/2023. Il requisito dell’età è soddisfatto se ricorre anche per una parte dell’anno in cui si intende fruire della detrazione. 

Colf e badanti, come possono recuperare le spese dell’affitto

Considerato quanto detto fino ad ora, i lavoratori domestici possono recuperare le spese dell’affitto presentando il modello 730/2023.

Ricordiamo che è possibile presentare il modello entro il 2 ottobre 2023 e nel caso di rimborso da 730, colf e badanti non avendo un sostituto d’imposta, riceveranno il pagamento dell’importo dall’Agenzia delle Entrate attraverso l’accredito nel c/c corrente comunicato.