Decreto Lavoro, Metalmeccanici puntano a Bonus da 1.000 euro

Il Bonus da 3.000 euro previsto dal Decreto lavoro quale soglia di esenzione per l’erogazione a favore dei lavoratori con figli è “ingestibile”. Ne è convito il sindacato dei metalmeccanici Fim-Cisl che in una nota sottolinea come in fase di conversione in legge del decreto sarebbe opportuno l’abbassamento della soglia per consentire l’accesso a tutti.

Come sindacato metalmeccanici – si legge in una nota – ci siamo confrontati con molte imprese per verificare la possibile attuazione della norma contenuta nel Decreto Lavoro che alza per i soli lavoratori con figli a carico la soglia dei fringe benefits da 258 a 3000 euro.

Ne è venuto fuori che la norma, sebbene volta a promuovere la genitorialità, “si presenta di fatto, ingestibile e inattuabile, anche sulla base della necessità di non poter differenziare i trattamenti di welfare tra i lavoratori da parte delle imprese”.

Insomma è vero che il Governo ha incentivato l’erogazione di questo Bonus defiscalizzando importi fino a 3.000 euro ma la scelta di corrispondere il fringe benefit spetta sempre al datore di lavoro, che potrebbe in seguito subire vertenze per aver operato una discriminazione.

Chiediamo pertanto al Governo che nel percorso di conversione del decreto, torni al confronto con le parti sociali e alzi per tutti i lavoratori la soglia dei 258 euro – che ricordiamo è ferma da oltre 30 anni – e va adeguata ai livelli salariali di oggi”, continua il sindacato guidato dal Segretario Robero Benaglia.

La soglia attuale di 258 euro andrebbe alzata “a 1000 euro”, si legge. “Sarebbe una giusta spinta – conclude il comunicato – per aiutare i tanti rinnovi di contratti nazionali ed aziendali in corso. Il welfare contrattuale è sempre di più un elemento centrale nella contrattazione tra parti sociali e va sostenuto definitivamente e per tutti i lavoratori”.

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