Assegno Unico maggio 2023, i pagamenti stanno tardando ad arrivare ma sembra che ci sia una spiegazione: INPS, infatti, ha avviato dei nuovi controlli.
Il nuovo calendario INPS sull’Assegno Unico che divide gli accrediti tra prima e dopo il 20 (prima per chi non ha subito variazioni di importo, dopo per chi invece ha diritto a un importo diverso dal solito) è stato rispettato solo in parte: sono pochi, infatti, i beneficiari che hanno riscosso il pagamento dell’Assegno Unico tra il 18 e il 19 maggio.
Altri accrediti ci saranno anche a fine mese, ma perché l’Assegno Unico di maggio ha dato così tanto filo da torcere? Vediamo.
In realtà, come ripete sempre INPS, non c’è una data fissa per l’erogazione dell’Assegno Unico e l’Istituto può pagare fino alla fine del mese. Tuttavia, in determinate circostanze possono essere fatti dei controlli a campione che fanno slittare gli accrediti.
È quello che sembra essere successo a maggio. La conferma giunge direttamente da INPS, che fornisce spiegazioni via social:
Insomma, i controlli possono far tardare le erogazioni della prestazione per i figli a carico. Tuttavia, aggiunge INPS, delle erogazioni non annunciate ci sono state: in pratica, la disposizione di pagamento non è stata pubblicata sul Fascicolo Previdenziale ma l’accredito è arrivato lo stesso. Il consiglio, dunque, è quello di controllare il proprio conto perché a sorpresa potrebbe esserci un bonifico da INPS, proprio volto a liquidare l’Assegno Unico.