Stipendi NoiPA, in questo articolo parleremo degli arretrati maturati dai docenti per l’assegno accessorio introdotto, per l’anno 2023, dalla legge di bilancio.
Per una facilità di lettura, abbiamo elaborato tante tabelle quante sono le qualifiche dei docenti, evidenziando sia gli importi lordi che i netti, e questo per dare la massima chiarezza.
Precisiamo che si tratta di arretrati maturati da gennaio a maggio 2023.
L’assegno accessorio non è un bonus. Infatti l’assegno accessorio, quando sarà erogato, sarà assoggettato all’aliquota previdenziale del 8,80% ai fini pensionistici e dello 0,35% per fondo credito.
I bonus, al contrario, sono emolumenti che non hanno ritenute fiscali o previdenziali (come il bonus 80 euro o 100 euro dei governi Renzi e Conte) oppure consistono in un temporaneo abbattimento della contribuzione (governi Draghi e Meloni). In quest’ultimo caso però sono assoggettati ad irpef.
Questi gli arretrati di 5 mesi degli insegnanti di scuola d’infanzia e primaria. Sulle fasce 28 e 35 è stata applicata l’aliquota fiscale del 35%.
Anche in questo caso rileviamo che netti sono inferiori per le fasce 28 e 35 perché abbiamo simulato un’aliquota massima del 35%.
Come nelle altre Tabelle, togliendo dall’imponibile previdenziale il 9,15% troviamo l’imponibile fiscale sul quale, applicata l’aliquota massima, ci rende il netto.
Concludendo, l’assegno accessorio temporaneo non è un aumento contrattuale, in quanto non è stato oggetto di contrattazione per le parti sociali.
Nel caso in cui l’assegno accessorio, in futuro, fosse incamerato nello stipendio, sarà necessario corrispondere all’INPS un ulteriore contributo previdenziale del 2% a carico dei dipendenti.