Dopo un’infanzia di sacrifici, nata in una famiglia di 5 figli, Maria, la più grande, una volta raggiunta la maturità decide di sposarsi con il compagno Antonio. Le aspettative di questa coppia erano alquanto modeste in quanto lei aveva perso il posto nella sartoria dove lavorava mentre Antonio era un autista. Purtroppo, dopo pochi mesi dal matrimonio, anche lui perse il lavoro a causa del fallimento della cooperativa.
Passarono giorni, settimane e poi mesi e un altro lavoro non lo riuscirono a trovare. Questo perché in quel piccolo paese in provincia di Caserta in cui vivono è difficile trovare un lavoro a tempo indeterminato. E arrivarono i debiti, le bollette da pagare e quasi persero la casa.
A quel punto i due chiesero aiuto ai parenti di Roma che li ospitarono e cercarono di sostenerli finché non avrebbero trovato lavoro. Dopo un mese, vennero a sapere che una signora proprietaria di una grande villa nelle vicinanze, stava cercando una governante e un autista privato. “Oltre lo stipendio per entrambi i lavori vi offro gratuitamente l’alloggio di una casetta nella proprietà.” disse lei ai due giovani che accettarono all’istante.
Dopo tre anni di lavoro e di molti risparmi, decisero insieme di tornare al paese di origine dai loro cari. L’anno seguente nacque la prima figlia e i due dopo averci pensato bene, decisero di trasferirsi al nord. Così, quando la figlia sarebbe cresciuta, avrebbe potuto avere maggiori possibilità di trovare un posto di lavoro.
Alla fine partirono per l’Emilia Romagna dove Maria riuscì a trovare un posto di lavoro in una fabbrica che produceva apparecchi medico-sanitari mentre Antonio riuscì a lavorare nei trasporti pubblici alla guida di autobus.
Questo racconto (tratto dalla storia vera della cugina di mia madre) ci insegna che le difficoltà lavorative nella vita possono metterci a dura prova ma, attraverso il sacrificio e la capacità di adattarsi, si può riuscire a fronteggiare queste difficoltà.
Alisia Falciatori, classe 3° B