Tanta fatica per inseguire un sogno

Francesca è una ragazza quattordicenne appassionata di hip hop. Francesca non è quello che si possa definire una stangona, è di statura media, occhi marroni come i suoi capelli, corporatura regolare e look da adolescente: jeans a vita bassa, maglietta sopra la pancia e sneakers. Abita a Roma insieme alla famiglia, ma non frequenta più la scuola dall’età di tredici anni, “abbandono scolastico” lo chiama la stampa, precarietà della famiglia, lo chiama lei, visto che i genitori trovano e perdono lavoro di continuo. La prima volta che suo padre è stato licenziato, Francesca è entrata in crisi e da allora non aveva più la testa per concentrarsi nello studio.

Francesca ha il ritmo nel sangue e balla l’hip hop come nessun altro dei suoi coetanei, le manca però una guida, una scuola per potersi iscrivere ai concorsi che avrebbe sicuramente vinto. La sua famiglia non poteva permettersi l’iscrizione ad una scuola di ballo, perciò Francesca continua a sperare che, trovando un lavoro, possa coronare il suo sogno.

All’età di sedici anni arriva la proposta di fare la baby-sitter per una bambina del suo palazzo. Francesca accetta perché le piacciono i bambini, ma il suo scopo è ovviamente un altro, risparmiare. Nei momenti liberi con la sua bimba Lucia, mette su la musica e balla. Lucia che piange sempre, a quelle immagini spalanca gli occhi e rimane attonita, meravigliata, estasiata.

La mamma della bimba era soddisfatta del lavoro di Francesca a tal punto da aumentarle lo stipendio. La ragazza lavora sodo, mattina e pomeriggio insieme alla piccola Lucia che imboccava, cullava e intratteneva. La sera, pur essendo stanca morta, provava i suoi passi sempre diversi, sempre originali. Mancavano pochi euro per l’iscrizione alla scuola, il provino per accedervi lo aveva già sostenuto e, inutile a dirsi, le avevano detto che l’avrebbero presa ad occhi chiusi.

Ma poi… la sua datrice di lavoro viene licenziata da un momento all’altro, preavviso di 15 giorni e “puf” il sogno di Francesca svanisce. I giorni passano e anche gli anni, Francesca diventa maggiorenne e l’agenzia di lavoro la chiama: cassiera al supermercato, un’offerta imperdibile. Ormai non può più frequentare una scuola di ballo, è passato il tempo dei sogni ad occhi aperti, ma in fondo, sotto sotto ancora ci crede. È stata Meri ad averla convinta ad iscriversi a quel contest, Francesca si era detta: “Perché no?” Tutto è arrivato in poco tempo: una coreografia e quegli applausi che non dimenticherà mai, le luci e quella firma: “Scritturata”. Sarebbe partita per una tournée e lei era nel corpo di ballo. Oggi Francesca si rende conto che ne è valsa la pena di tutta quella fatica fatta e dopo il lavoro, è arrivata la casa: un monolocale tutto suo.

Elisa Borgna, classe 3° B