Bonus 550 euro per i lavoratori part-time, sono più di 60 mila i richiedenti che, pur avendo diritto, si sono visti respingere l’istanza: per questo motivo, lo scorso 23 maggio a Roma si è tenuto un incontro tra il Ministero del Lavoro, INPS e le organizzazioni sindacali, con lo scopo di attuare degli interventi risolutivi che possano servire a superare le criticità emerse.
Anche la procedura di riesame INPS, disponibile fino al 10 agosto prossimo, non ha dato i risultati sperati: seppur abbia consentito di recuperare una quota di domande che erano state scartate per lo più per errori di codifica in sede di comunicazioni dei datori di lavoro, ancora non ha raggiunto una parte significativa della platea potenziale dei lavoratori a part-time ciclico verticale.
Vediamo cosa è emerso durante l’incontro.
Tante le richieste avanzate dalle parti sociali nel corso dell’incontro con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Come fanno sapere gli stessi sindacati, in primis è stata ribadita la richiesta sindacale di costruire una norma di carattere strutturale al fine di dare copertura reddituale certa a queste lavoratrici e lavoratori durante i periodi di sospensione.
L’incontro per riparlarne è stato fissato tra 15 giorni, ma l’impegno a lavorare sulla costruzione e condivisione, in accordo con l’INPS, della norma per dare attuazione al Fondo di Sostegno per l’anno 2022 è stato preso fin da ore. Saranno dunque definite in maniera più chiara le condizioni di part time con periodi di sospensione e, di conseguenza, i beneficiari, individuando un veicolo normativo che ne consenta una veloce attuazione.
Infine, in programma per i prossimi giorni anche un incontro con la direzione centrale dell’INPS per un’ulteriore verifica sulle domande in essere, in collaborazione con l’ufficio legislativo del Ministero. In questo modo, il Ministero ha dimostrato il massimo impegno nell’approfondire la situazione dei destinatari del Fondo di Sostegno che si sono visti rigettare le domande per l’erogazione dell’indennità.