Il sogno di Davor

Ciao, io mi chiamo Davor e sono un adolescente croato. Da tre anni a questa parte, frequento un corso professionale per diventare elettricista. A scuola me la cavo, ma la mia passione è un’altra. Sono cresciuto nel mito di Luka Modric, il calciatore della mia città, l’idolo di molti ragazzi croati. Modric è uno dei centrocampisti più forti in circolazione, i passaggi sono il suo punto forte e io, nel cortile del mio palazzo, ho in mente il giocatore quando imito i suoi tocchi di fino. Come lui, anche io non provengo da una famiglia benestante, mio padre ha tentato varie volte di trasferirsi in Italia per poter poi far venire noi, ma senza riuscirci visto che anche lì la situazione lavorativa non è poi così buona. È inutile quindi che io sottolinei che non ho la possibilità di fare pratica con un allenatore esperto a causa delle poche possibilità economiche dei miei.

Mancano davvero pochi mesi all’esame di terzo superiore, sono positivo perché sono sempre andato bene a scuola. Eccomi, davanti ai proff che ripeto perfettamente tutto. E infatti ho conseguito l’attestato di qualifica professionale con il massimo dei voti. Adesso punto solo a trovare un lavoro per racimolare un po’ di soldi. Fortunatamente sono stato chiamato subito dalla ditta Koncar dove mi hanno accolto con affetto. Non mi hanno potuto fare un contratto, ma mi hanno dato una consistente borsa di studio.

Passato un anno dall’inizio di questo praticantato, sono riuscito a mettere da parte abbastanza soldi per iscrivermi alla scuola calcio affiliata alla Dinamo Zagabria e non sto nella pelle. Grazie a questo, avrò la possibilità di mettermi in mostra e cercare di dimostrare tutte le mie qualità. Il rapporto creato con i miei compagni è molto buono, ma la notizia che più mi emoziona è quella che uno scout dell’Atletico Madrid, un’importante squadra spagnola, è interessato a portarmi nel suo vivaio. Dopo una difficile scelta, ho deciso che ci andrò a giocare.

Ma intanto io sono cresciuto ed ho 17 anni. Sto cercando di dare il mio meglio per essere convocato in prima squadra; mi sto rendendo conto che i ritmi rispetto alla mia Zagabria sono completamente diversi, più ore di allenamento, più giorni e più fatica. Ma finalmente è arrivato uno dei momenti più importanti della mia vita: la chiamata in prima squadra. Qui ci sono alcuni dei giocatori più importanti del mondo come Griezmann e Oblak. Eccomi, che faccio la prima entrata in campo della mia vita: che emozione!!!!!!! Il mister a fine partita mi prende in disparte e mi dice che mi vuole sempre in prima squadra perché la mia prestazione di oggi è stata quasi perfetta. Questa partita quindi sarà la consacrazione della mia carriera che alcuni osservatori già definiscono una delle migliori del futuro.

Giulio Fonzi, IIIB