Colf e badanti sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, se nell’anno 2022 hanno percepito un reddito complessivo lordo superiore a 8176,00 euro.
L’obbligo sussiste in quanto il datore di lavoro domestico non rivestendo il ruolo del sostituto d’imposta, eroga mensilmente lo stipendio alla lavoratrice/lavoratore, ma il compenso erogato è al lordo delle imposte; ne consegue quindi che il reddito percepito mensilmente dal lavoratore non è tassato e per questo motivo dovranno presentare la dichiarazione dei redditi: versando gli importi delle imposte dovute.
Oltre al versamento delle imposte, il lavoratore domestico a differenza delle altre categorie dei lavoratori, non può usufruire mensilmente nella “busta paga”di alcune detrazioni, come quelle per i figli fiscalmente a carico.
Quest’anno c’è una novità, per chi ha figli soggetti all’assegno unico il rimborso del 730/2023 sarà più basso, vediamo il motivo.
Colf e badanti, con il modello 730/2023 recepiranno le ultime novità entrate in vigore dal 1°marzo 2022 con l’Assegno Unico e universale (AUU).
L’AUU è un aiuto economico erogato dall’INPS ai nuclei familiari che hanno figli minorenni o maggiorenni fino al compimento di 21 anni in presenza di certe condizioni, o senza limiti di età per figli disabili.
Con l’assegno sono stati assorbiti alcuni benefici fiscali, come:
Dal 1° marzo 2022 le detrazioni per i figli a carico, spettano quindi, solo a chi ha figli di età superiore a 21 anni o più.
Il motivo per la quale il lavoratore domestico con la stessa identica situazione reddituale e familiare dell’anno precedente, si troverà quest’anno a ricevere un rimborso più basso, perché il lavoratore nel modello 730/2023 non potrà usufruire delle detrazioni per i figli a carico soggetti all’assegno unico per 12 mesi, ma solamente per 2 mesi: gennaio e febbraio 2022.
Quest’anno nel 730/2023 come abbiamo prima detto, è presente una novità per il calcolo delle detrazioni dei figli a carico, bisogna tenere distinti due periodi dell’anno:
Esempio: il lavoratore domestico che ha avuto nel 2022 un figlio minorenne e quindi soggetto all’assegno unico, nel 730/2023 avrà diritto a due mesi di detrazione: gennaio e febbraio.
Nulla cambia per il genitore che ha avuto un figlio maggiorenne fiscalmente a carico nel 2022, in questo caso ad esempio il lavoratore domestico nel 730/2023 continuerà a percepire le detrazioni per figli a carico calcolate per 12 mesi anziché 2.
Quindi possiamo dire che, chi ha figli soggetti all’assegno unico a partire dal 1° marzo 2022, potrà usufruire delle detrazioni sul 730/2023 solo per 2 mensilità.