Orario di lavoro, proseguono gli accordi aziendali che riducono la settimana lavorativa a 4 giorni. La ‘famosa’ settimana corta su cui spingono da tempo le organizzazioni sindacali.
L’ultimo in ordine di tempo è quello sottoscritto dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo che prevede 9 ore di lavoro giornaliero suddivise su 4 giornate.
L’accordo, sottoscritto dalla società con le delegazioni trattanti di FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN, si applicherà a 287 sedi collocate sull’intero territorio nazionale.
Per i lavoratori – si apprende da una nota – un’intesa migliorativa che supera il contratto individuale, unilateralmente proposto dall’Azienda lo scorso dicembre.
L’accordo prevede una pluralità di interventi:
- il ricorso al lavoro flessibile e al 4 x 9 rimane assolutamente volontario e sarà sempre garantita una postazione di lavoro aziendale;
- 287 le filiali (187 precedentemente) dove si sperimenterà il diritto di un giorno di lavoro flessibile al mese;
- Impegno dell’Azienda ad ampliare tale “sperimentazione” sia per estensione di perimetro che di giornate;
- Un minimo di 250 filiali retail con organico fino a 7 dipendenti (compresi gli eventuali distaccamenti di altri territori commerciali che insistono su quella Agenzia) sperimenteranno l’apertura su 4 giorni, con chiusura martedì o mercoledì o giovedì e orario al pubblico invariato, con i colleghi che potranno scegliere se fare il 4 x 9 oppure orario tradizionale (con un giorno di smart a settimana o, a scelta, andare a lavorare in una sede aziendale stabilita);
- Incremento da 12 a 40 filiali “grandi” che sperimenteranno la possibilità del 4 x 9, rimanendo aperte al pubblico con i consueti orari;
- 120 giorni di plafond annuo per Smart Working, ricercando un giusto equilibrio fra giornate di lavoro in presenza e da remoto, più 20 aggiuntivi a richiesta per chi lavora in turni o orari disagiati o nell’Area di Coordinamento Group Technology e Cyber Security. È stato inoltre stabilito che i suddetti limiti potranno essere superati in casi eccezionali di estrema gravità (ad esempio di natura metereologica) o per il personale affetto da “gravi patologie” o “fragile” sia di Governance sia di rete;
- Impegno per l’attivazione di nuovi hub/sedi di lavoro aziendali su tutto il territorio nazionale;
- Ricordiamo, inoltre, che vi sono gli 8 giorni di diritto di formazione flessibile annui;
- Buono pasto innalzato a 4,50 euro per i giorni di lavoro flessibile;
- Disconnessione: ribadito che tutti i device aziendali possono essere disattivati al di fuori dell’orario di lavoro: il mancato rispetto di tali indicazioni può formare oggetto di segnalazione alla casella “Iosegnalo” quale comportamento non conforme;
- Possibilità di richiedere una visita medica per occhi, postura e affaticamento fisico e mentale a carico dell’azienda per chi non è videoterminalista ogni 4 anni (ogni 2 anni per chi ha compiuto 50 anni);
- Possibilità in presenza di particolari situazioni di gravità di svolgere telelavoro da casa;
- Conferma che la prestazione di lavoro subordinato è legato al tempo di lavoro e all’orario individuale;
- Nel caso di lavoro in presenza presso una sede aziendale, la rilevazione tramite badge non è utilizzata per documentare l’esecuzione della prestazione lavorativa;
- Nel caso dii lavoro in Smart Working/Lavoro Flessibile non è richiesta la connessione per documentare il rispetto dell’orario di lavoro e lo svolgimento della prestazione lavorativa;
- Presa d’atto delle parti che il ricorso allo Smart Working non può rappresentare la creazione di rami d’azienda oggetto di future esternalizzazioni.