I salari particolarmente bassi, cioè quelli che si collocano ampiamente sotto la soglia degli 11.600 euro sono percepiti da un numero sempre maggiore di lavoratori. A metterlo in luce è la relazione del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nelle sue Considerazioni finali, visto che è ormai a fine mandato e a ottobre lascerà Palazzo Koch:
«La quota di lavoratori con retribuzioni annue particolarmente basse — convenzionalmente inferiori al 60% del valore mediano, pari oggi a 11.600 euro annui — è ancora salita, fino al 30%, dal 25 degli ultimi anni del secolo scorso».
L’allarme questa volta non arriva dai sindacati, ma da Bankitalia: i salari ampiamente sotto la soglia mediana di 11.600 euro, pari al 60% di questo valore, sono saliti, se prima erano fermi stabilmente al 25% ora si è passati al 30%. La risposta, secondo Visco, è il salario minimo.