Convocazioni al Centro per l’impiego anche a giugno, i percettori del Reddito di Cittadinanza non dovranno ignorare alcun messaggio inviato dai CpI se non vogliono incappare nella sospensione del RdC prima di luglio.
Non solo: ricevere un messaggio ed essere presi in carico dai Centri per l’impiego è anche l’unico modo per assicurarsi la fruizione del Supporto per la formazione e il lavoro, il sussidio che da settembre soppianterà il RdC.
Ma come si fa a essere presi in carico? E quando occorre recarsi presso i Centri per l’Impiego?
Innanzitutto, specifichiamo che è lo stesso Centro per l’impiego a inviare al percettore del Reddito di Cittadinanza un messaggio con luogo e data dell’appuntamento, anche se nulla vieta al percettore di recarsi al CpI di sua spontanea volontà. L’SMS che il beneficiario riceve entro 30 giorni dal riconoscimento del Reddito di Cittadinanza è di questo tipo:
In questo caso, l’appuntamento per il primo colloquio è fissato a Caserta per il prossimo lunedì 5 giugno. Presenziare è obbligatorio: se in quella data si è impossibilitati a presentarsi occorre dimostrarlo con un certificato medico o lavorativo, pena la decurtazione o la decadenza del RdC.
Il primo colloquio è conoscitivo e servirà appunto per la presa in carico del percettore, il quale durante l’appuntamento dovrà firmare il Patto per il Lavoro e sottoscrivere la DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro).
Terminato il colloquio (e dunque la presa in carico) il percettore sarà inserito nel programma GOL, volto a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e a trovare un’occupazione ai percettori del Reddito di Cittadinanza ma anche di NASpI o altre forme di assistenza.
Nei casi di particolare difficoltà e delegati al Comune di residenza, al primo colloquio ci sarà pure un assistente sociale: se verrà appurato che i bisogni del nucleo familiare non sono prettamente di tipo lavorativo e se gli assistenti sociali valuteranno che il percettore non è attivabile al lavoro, questo potrà godere del Reddito di Cittadinanza per tutto il 2023 e non per sole 7 mensilità come stabilito dal DL Lavoro.